Il Gattile intercomunale di Modena, da gennaio 2022 in gestione alla Cooperativa Caleidos, funziona regolarmente, in linea con quanto previsto dall’appalto di servizio. È stato superato, infatti, il problema sanitario che si era presentato tra la primavera e l’estate quando tra gli ospiti si era diffusa un’epidemia di parvovirosi, una sorta di gastroenterite molto grave e contagiosa che colpisce soprattutto i cuccioli ma può diffondersi anche agli adulti. Per far rientrare il più velocemente possibile il problema, Caleidos, insieme all’associazione di volontariato Oipa, che opera al gattile e si occupa delle colonie feline, e in accordo con il Servizio veterinario dell’Ausl, ha contingentato gli ingressi ai soli casi di reale emergenza nel corso dell’estate e fino ai primi giorni di ottobre, quando si è avuta la certezza di aver debellato l’epidemia. A ottobre, dunque, il Gattile intercomunale ha riaperto regolarmente agli ingressi.
Al 31 dicembre 2023 nella struttura di via Pomposiana 292 erano presenti 91 gatti, tre erano quelli in attesa di entrare mentre erano 23 gli animali ospitati dai volontari che si prendono cura di loro. Nel corso dell’anno sono stati adottati 251 gatti e 161 sono stati i gatti deceduti.
Il punto sulla gestione del Gattile (che, oltre a Modena, serve anche i Comuni di Bastiglia, Castelfranco Emilia, Castelnuovo e Nonantola) è stato fatto nel corso del Consiglio comunale di lunedì 8 gennaio, prima seduta consiliare del 2024, dall’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi che ha risposto all’interrogazione di Enrica Manenti (Movimento 5 stelle). La consigliera ha chiesto chiarimenti sulle cause della limitazione degli accessi, se la struttura, “che da quando è stata affidata alla cooperativa ha costi più alti”, sia adeguata alle necessità e se sia in programma un adeguamento del gattile, e quanti siano i gatti ospitati.
L’assessora Filippi ha spiegato che da gennaio 2022 la cooperativa Caleidos gestisce il Gattile intercomunale in virtù di un appalto di servizi triennale. Il servizio di gestione comprende le attività di ricovero, recupero degli incidentati, custodia, cura, assistenza veterinaria e sostentamento degli animali ricoverati. L’appalto prevede anche che il gestore abbia una convenzione con almeno un’associazione animalista di volontariato per la gestione delle colonie feline (per il solo territorio comunale di Modena l’associazione è Oipa). L’appalto, ha precisato l’assessora, ha un costo maggiore rispetto al rimborso che veniva erogato all’associazione di volontariato che in precedenza si occupava del gattile (164 mila 377 euro all’anno contro 52 mila 200 euro) perché garantisce che il servizio venga effettuato al meglio, secondo standard precisi, da un’impresa che dispone di personale fisso.
La struttura di strada Pomposiana è adeguata alle esigenze ma, ha detto ancora l’assessora, si sta valutando di potenziare le zone dedicate all’osservazione sanitaria per potenziare l’aspetto dedicato all’isolamento dei nuovi gatti in entrata. Per il progetto saranno utilizzate somme derivanti da lasciti testamentari vincolati per il Gattile.
In replica, la consigliera Manenti ha affermato di “essere contenta e rassicurata che la situazione sia tornata alla normalità” e che, comunque “sapere che la riduzione degli ingressi ha avuto un motivo così straordinario come un’epidemia, ha cambiato molto i termini della questione”. La consigliera ha concluso annunciando che continuerà a chiedere i dati per tenere monitorata la situazione.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]