Azione Reggio: il debito comunale esplode

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Scrive in una nota il responsabile Enti Locali provinciale di Azione a Reggio Emilia, Claudio Bigi: “Il taglio di 10,4 milioni di euro di investimenti in opere pubbliche, attuato con la recente variazione di bilancio, non elimina la preoccupante tendenza al costante aumento del debito del Comune di Reggio, che secondo il previsionale arriverà a quota 129 milioni di euro nel 2025, corrispondenti ad un debito pro capite di 757 euro, con un tasso percentuale di crescita rispetto al 2020 di circa il 50%.

Claudio Bigi, responsabile Enti locali Azione Reggio Emilia

Si tratta di una letterale esplosione del debito che attesta una inadeguata attenzione nella gestione di un bilancio pubblico, tale da costringere le casse comunali a sborsare una rata annuale di restituzione mutuo che varia dagli 8 ai 9 milioni di euro e che nel 2024 raggiungerà gli 11 milioni, tra capitale e interessi.
Una rata che va ad erodere la disponibilità di spesa corrente che potrebbe essere destinata molto più utilmente al miglioramento dei servizi, all’aiuto delle famiglie, ad abbassare le rette scolastiche, per le situazioni di grave disagio, la manutenzione stradale e dei beni comuni e a riqualificare e rilanciare il centro storico con un progetto di visione serio e con le giuste risorse abbandonando la strategia degli investimenti modesti e inefficaci.

In questo contesto apprezziamo comunque il lavoro svolto dal servizio finanziario del Comune che ha dovuto redigere il bilancio adeguandolo a scelte inesperte in tema di gestione di bilancio degli amministratori preposti, comparti rispetto ai quali chiediamo una netta discontinuità all’insegna della competenza ed esperienza in materie gestionali. Il bilancio complessivo di questa amministrazione e sul mandato del Sindaco Luca Vecchi è buono, ma non possiamo nascondere che ci sono aree in cui occorre decisamente intervenire in discontinuità.

Azione, nelle sedi politiche opportune e pubbliche, ha segnalato con precisione gli ambiti in cui esprimiamo un giudizio positivo e quelli in cui con fermezza chiediamo un deciso cambio di passo e un cambiamento. Si tratta di opinioni critiche riconosciute tra l’altro nei questionari interni che il Pd ha sottoposto ai propri iscritti e che rappresentano in netta maggioranza il pensiero dei cittadini.
Attendiamo di conoscere nei dettagli il nuovo bilancio previsionale 2024-2026, anche se, da quanto è stato anticipato, non ci sembra di intravedere una svolta su alcuni dei temi più critici: manutenzione stradale, sicurezza, rilancio del centro storico, accessibilità (parcheggi), mobilità, trasporto pubblico. Così come ci pare francamente inopportuno e persino risibile lo stanziamento di soli 150mila euro a sostegno del centro storico.

In particolare, con riferimento al bilancio di previsione 2024, riteniamo che si possa fare qualcosa in più rispetto al “congelamento di tariffe e tasse e al mantenimento delle agevolazioni di competenza comunale, quale protezione per famiglie e imprese”, destinando parte degli 11 milioni di euro di dividendi Iren e Agac ad incrementare i benefici a favore delle famiglie e delle imprese che, tutto sommato, hanno contribuito a realizzare gli utili in capo ad una società controllata dai Comuni.

Claudio Guidetti, segretario provinciale Azione Reggio Emilia

Il difficile momento economico in cui viviamo richiede una riconosciuta competenza nella gestione dei bilanci pubblici. Nel rispetto delle funzioni e prerogative dell’organo di revisione attualmente in carica, che effettua correttamente le proprie verifiche anche mediante tecniche di campionamento dei dati amministrativi, Azione ritiene opportuno dotare la futura amministrazione degli adeguati strumenti di approfondimento andando ad analizzare l’evoluzione e consistenza delle singole voci di bilancio sopralencate, cosi da ottenere una vera e propria radiografia delle poste che a parere di Azione presentano elementi di potenziale criticità. In questo senso Azione ritiene opportuno procedere all’affidamento a una primaria società di revisione lo svolgimento di una “due diligence” del bilancio, quale strumento di supporto alla comprensione oggettiva della situazione e supporto nelle scelte future. La due diligence poi sarebbe anche la miglior risposta ad una certa opposizione di estrema sinistra e di destra che nei giorni scorsi ha strumentalizzato con facilità e pochi scrupoli le criticità di bilancio e il momento di difficoltà economica a cui i Comuni sono stati consegnati dalla pandemia e dalle politiche di questo Governo di destra. Con la competenza ed esperienza e pragmatismo trasparente si producono idee forti e coraggiose”.