Le decine forse centinaia di migliaia di persone in piazza per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne non hanno probabilmente letto la piattaforma diffusa solo sabato dagli organizzatori italiani, che di fatto usano lo sdegno della stragrande maggioranza di noi, anzitutto delle donne, per affermare tesi anti-occidentali, anti-israeliane e anti-governo. Una piattaforma super politicizzata dalla sinistra radicale, a differenza di ciò che dovrebbe essere, ossia depoliticizzata, e manipolata abusando di una recentissima terribile vicenda di cronaca.
Le piazze di oggi rappresentano un enorme no ai perduranti crimini contro le donne, al di là di specifiche culture e opinioni, e alle discriminazioni nei confronti di esse, tuttora presenti quasi ovunque nel mondo. Ma quel no dev’essere pulito e unitario, non corrotto da estremismi e furberie il cui unico effetto è continuare a dividere, anziché unire, e a coprire chi lavora alla distruzione del mondo occidentale, ossia il nostro mondo e la nostra civiltà.
Non si può inneggiare ad Hammas che tratta le donne peggio che da noi 1000 anni fa e contemporaneamente sostenere i diritti SACROSANTI delle donne.
esatto! Femministe e movimento LGBTQI+ nelle manifestazioni paiono sostenere e preferire il maschio medioevale musulmano al cattivo e patriarcale maschio occidentale, “non ricordando” che in tanti paesi musulmani, le persone LGBTQI+ vengono UCCISE, mentre le donne vengono estremamente limitate nella loro libertà di studiare, di vestire, di esprimere il loro pensiero, di vivere. E devono restare sottomesse all’uomo.
Non sarà che sia un qualcosa di “politico” che impedisce alle femministe e ai movimento LGBTQI+ di “ricordarsi” di questi aspetti ?
Parole sante, direttore !