“Ci sono monumenti simbolo di ciascuna città. E le Torri lo sono per Bologna come il Colosseo lo è per Roma, il Duomo per Milano e il Maschio Angioino per Napoli. Sono simboli della nostra storia e della nostra identità che abbiamo il dovere di tutelare. Il Ministero si è reso subito disponibile a supportare l’Amministrazione comunale che è la titolare del bene e che, in base al Codice dei Beni Culturali, ha la responsabilità della sua tutela. Abbiamo stanziato 5 milioni di euro, siamo pronti a dare altre risorse, laddove necessario, e collaboreremo con i nostri uffici anche per l’iscrizione al Patrimonio Unesco”. Lo ha detto questa mattina il ministro Gennaro Sangiuliano al Ministero della Cultura di Roma, dove si è tenuta una riunione per fare il punto sugli interventi di messa in sicurezza della Torre Garisenda di Bologna .
“Il tavolo di oggi dimostra ancora una volta l’attenzione e l’impegno del ministro Sangiuliano e del Governo tutto nell’affrontare un tema, quello dello stato di salute della Torre Garisenda, che coinvolge non solo la città di Bologna, ma tutto il patrimonio culturale e artistico nazionale. Grazie all’azione del MiC si è posta in evidenza la gravità della situazione e, sempre grazie al MiC, si sono reperiti i primi fondi per la messa in sicurezza della Garisenda. E’ la migliore dimostrazione di una azione concreta e fattiva che confidiamo anche altri realizzino”, ha affermato il viceministro Galeazzo Bignami.
Per il sottosegretario Lucia Borgonzoni, “abbiamo chiesto all’Agenzia Spaziale Europea dati satellitari utili a ricostruire i movimenti della Torre dal 2017 ad oggi, il CNR di Napoli ne sta ultimando l’elaborazione. Si tratta di ulteriori informazioni necessarie per una valutazione complessiva dello stato di salute del monumento, al centro di un’attenta attività di monitoraggio insieme all’area circostante, finalizzata alla salvaguardia del bene. La priorità resta la messa in sicurezza della Torre. Il percorso di allargamento del sito Unesco dei Portici, per cui avevamo fatto un grande lavoro già quando ero sottosegretario nel 2019, proseguirà e il Ministero non farà mancare il proprio sostegno, ma si tratta di una strada non strettamente legata alla protezione e alla tutela della Torre”.
“Ringrazio il ministro per il confronto, abbiamo condiviso un percorso che ci vedrà lavorare assieme per mettere in sicurezza e restaurare la Torre Garisenda, e per la sua candidatura a patrimonio dell’umanità Unesco, attraverso l’estensione dell’attuale riconoscimento dei Portici di Bologna. L’Amministrazione comunale ha già stanziato 4,7 milioni di euro per i primi interventi, accogliamo positivamente la disponibilità del Ministero. Con il ministro Sangiuliano ci siamo detti che fare presto e bene è il nostro obiettivo comune”, ha detto il sindaco Matteo Lepore.
All’incontro di questa mattina al Ministero hanno partecipato, tra gli altri, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano; il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Galeazzo Bignami; il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni; il capo di gabinetto del MiC, Francesco Gilioli; il consigliere diplomatico del Ministro, Clemente Contestabile; il segretario generale del MiC, Mario Turetta; il direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Luigi La Rocca; il direttore dell’Unità di Missione PNRR, Angelantonio Orlando; la soprintendente ABAP per le province di Bologna, Modena e Ferrara, Francesca Tomba; ladDirigente ufficio Unesco del MiC, Mariassunta Peci; il sindaco di Bologna, Matteo Lepore; l’assessora alla Mobilità Infrastrutture e Portici Unesco, Valentina Orioli; la delegata alla cultura, Elena Di Gioia; il direttore Edilizia pubblica del Comune, Manuela Faustini; la coordinatrice del Comitato per il restauro della Garisenda, Raffaela Bruni; la responsabile del dossier Portici Unesco, Federica Legnani.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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