Chi sono i campioni?
Sono quelli che innovano, quelli che ci mettono passione, quelli che non si fermano davanti alle prime difficoltà. Sono Campioni anche quelli che sanno lavorare in gruppo, quelli che valorizzano le competenze e le conoscenze delle persone, quelli che sanno condividere i loro successi con gli altri e con il loro territorio . Possono essere Campioni affermati, o solamente giovanissimi imprenditori che creano qualcosa di nuovo o addirittura stanno ancora tentando di inventare il nuovo. I campioni sono persone singole o intere aziende che ci provano, che non si danno mai per vinti.
I Campioni credono che il futuro dipenda dal loro lavoro, dalla loro cultura e dalla loro passione!
Il primo campione con cui inaugurare questa rubrica non poteva che essere:
INTERPUMP GROUP Spa
Come recita l’azienda nella sua home paga: Interpump “è il maggiore produttore mondiale di pompe a pistoni professionali ad alta pressione ed uno dei principali gruppi operanti sui mercati internazionali nel settore dell’oleodinamica. Il Gruppo Interpump fu fondato da Fulvio Montipò nel 1977 a S. Ilario d’Enza (RE).”
Figura 1 una delle pompe perfette prodotte da Interpump
Basterebbero solo queste 2 righe per descrivere un “Campione” di razza ma a noi piace tradurre quelle 2 righe in numeri. E i numeri sono esaltanti.
Prima quotazione nel 1997, a 1.9 Euro; da lì il titolo inizia a salire e nemmeno nel momento più nero della crisi scende al di sotto della quotazione iniziale. Infatti nel marzo 2009 vale 2,45 Euro. Da quel momento inizia una galoppata entusiasmante che porta il titolo di Interpump a 28 ( valore del 9 Gennaio 2019) . In poco più di 9 anni Interpump è cresciuta di quasi 11 volte. Per chi non ama le percentuali basta questo esempio: chi avesse investito in Interpump 100.000 Euro nel marzo 2009 oggi avrebbe un valore di 1 Milione e 74.000 Euro, a cui vanno aggiunti i dividendi distribuiti ogni anno (sempre chi avesse investito 100.000 Euro nel 2009 avrebbe incassato solo negli ultimi 4 anni 31.800 Euro di dividendi).
Figura 2 La freccia visualizza sul grafico la cavalcata di Interpump negli ultimi 9 anni
Ma Montipò non ha creato valore solo per gli azionisti, anzi, merita sicuramente il titolo di “campione” per la quantità di posti di lavoro creati. Oggi il gruppo annovera 6460 dipendenti, molti dei quali vivono e lavorano a Reggio Emilia e dintorni portando ricchezza e competenze diffuse per tutto il territorio.
Con l’acquisizione di aziende storiche come Valvoil il gruppo ha raggiunto il duplice risultato di entrare in un segmento di mercato diverso valorizzando al contempo il territorio reggiano. Lo sviluppo del gruppo è infatti a livello internazionale, ma la base produttiva, sia diretta, sia dell’indotto è in Emilia. Lo spiegava molto bene Montipo’ stesso in una vecchia intervista rilasciata qualche anno fa al Resto del Carlino «Qui c’erano presupposti culturali unici. Il sapere meccanico diffuso come da nessuna altra parte al mondo. E poi l’apertura e l’umanità di gente straordinaria. Quando sono partito, sono stati tanti piccoli artigiani di qui a dirmi: mi pagherai quando li avrai. Avevano battezzato che il cavallo avrebbe vinto e si sono fidati. E poi la competenza: a Reggio ci sono 100 artigiani in grado di fare un albero a cammes che giri bene. Provi a vedere in qualsiasi altro Paese dell’Occidente. Forse ne troverà uno o due, in tutta una Nazione».
Un mix di locale e di internazionale assolutamente vincente. Basta vedere la composizione del Gruppo Interpump .
Figura 3 le società controllate da Interpump Group SpA
Ma Interpump non si ferma sugli allori e ancora una volta i numeri della ultima semestrale 2018 parlano di risultati eccezionali.
Fatturato cresciuto dai 558 MLN del 1° semestre 2017 a 643ML (1° semestre 2018) . 82% del fatturato esportato. Utile Consolidato di 95 Milioni contro i 66 dello stesso periodo 2017 , con un aumento del 43%. Numeri da favola .
Il Mix vincente è anche l’azionariato di Interpump che vede da sempre la presenza diretta dell’imprenditore ma anche la presenza di fondi di investimento italiani ed internazionali come ad esempio Fidelity Management and Reserch. Anche qui Interpump è stata innovativa, la presenza di fondi di investimento garantisce alle azienda le risorse di capitale per crescere senza dover attingere solamente al credito bancario.
Montipò e la sua creatura sono la dimostrazione che locale e internazionale sono un binomio perfetto che si basa però su competenze di interi distretti produttivi , una visione internazionale di lungo periodo, e una finanza intelligente e da non dimenticare mai, anche un continuo sviluppo delle persone coinvolte sia nelle aziende che nel territorio.
I dati sono tratti da Investing.com e dal sito Investor relation di Interpump
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]