Il prefetto di Reggio Emilia Maria Rita Cocciufa ha espresso oggi soddisfazione per i “significativi risultati riguardanti la stazione storica nell’ultimo trimestre”, raggiunti grazie agli importanti sforzi dedicati a quella zona dalla prefettura e dalle forze di polizia: «Dal 3 luglio al 31 ottobre – ha evidenziato il prefetto – sono stati predisposti appositi e costanti servizi straordinari di controllo del territorio, rimodulati di volta in volta sulla base delle criticità riscontrate, grazie ai quali si è registrato un miglioramento relativo agli episodi di microcriminalità».
In particolare, a seguito della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 28 giugno, sono stati predisposti 272 servizi di controllo del territorio, di cui 119 nelle fasce serali e notturne, durante i quali le forze dell’ordine hanno eseguito accertamenti nei confronti di 3461 persone.
Inoltre, in attuazione di una specifica direttiva ministeriale, sono stati organizzati dei servizi congiunti “ad alto impatto”, che hanno visto il coinvolgimento della questura, del comando provinciale dei carabinieri, del comando provinciale della guardia di finanza, della sezione di polizia stradale, della Polfer, del reparto prevenzione crimine, nonché della polizia locale, della polizia provinciale, dell’azienda sanitaria locale e dell’ispettorato territoriale del lavoro.
Proprio grazie all’approccio integrato di tali servizi, accanto agli accertamenti prettamente di polizia, sono stati effettuati anche mirati controlli negli esercizi pubblici e commerciali siti in prossimità della stazione ferroviaria, riscontrando una serie di irregolarità inerenti l’impiego della manodopera e le norme sulla sicurezza sul lavoro. Nel dettaglio, sono stati condotti accertamenti su 263 persone, 69 vetture e 15 esercizi pubblici, dai quali sono scaturite varie denunce, sanzioni e sequestri amministrativi.
«Insomma – ha concluso il prefetto – attraverso il costante presidio della zona da parte delle forze di polizia e le attività di mappatura ed identificazione dei soggetti che la frequentano e delle attività commerciali che vi insistono, è stato avviato un percorso di progressivo innalzamento del livello di sicurezza percepita nell’area in questione, che comunque, al netto di fisiologici episodi di microcriminalità e di comuni elementi di degrado urbano, non può dirsi caratterizzata da profili di criticità particolarmente allarmanti. Rimane perciò alta l’attenzione della prefettura sulla questione, costantemente impegnata, d’intesa con il Comune, nell’obiettivo di riqualificare una zona così strategica per la città».
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]