“𝗖𝗼𝗺𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗶𝗲𝗹𝗼” è il romanzo d’esordio brillante e spietato di Damiano Scaramella, pubblicato da NN Editore. 𝗩𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟭𝟬 𝗻𝗼𝘃𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝟮𝟭 l’autore dialoga con 𝗖𝗼𝗿𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗕𝗼𝗻𝗶𝗹𝗮𝘂𝗿𝗶 di Giocolibreria Semola al Multiplo, da sempre attento alle proposte dell’editoria indipendente.
Questo mese conosceremo da vicino il lavoro della casa editrice NN Editore, progetto nato nel 2015, quando i fondatori, Eugenia Dubini, Edoardo Caizzi e Alberto Ibba, hanno pubblicato i primi due titoli del loro catalogo, ovvero Benedizione di Kent Haruf e Sembrava una felicità di Jenny Offill. La loro missione è stata fin da subito presentare al lettore dei titoli di narrativa di qualità. Il catalogo di NN – il cui nome sta per nomen nescio, nome sconosciuto, come nella carta d’identità degli “orfani” di padre – è caratterizzato dal tema della ricerca d’identità nel mondo contemporaneo.
Damiano Scaramella (1990) è nato a Palestrina e vive a Milano. È stato editor della saggistica italiana del Saggiatore, incarico che poi ha lasciato per dirigere un nuovo marchio. Nel 2013 ha vinto il Premio U29 del PoesiaFestival di Modena e nel 2016 il Premio internazionale Città di Como. Come in cielo è il suo primo romanzo.
Il libro è ambientato a Badia, un paesino ai piedi dell’Etna. La Villa di zu Pippo Puglisi si trova a Badia, nei dintorni di Catania; viene affittata per feste di compleanno, battesimi, matrimoni e, oltre al titolare, ci lavorano tutti i suoi familiari, compreso il nipote più grande, Salvatore, che ha un ritardo mentale e non esce quasi mai da lì. Durante una festa di diciotto anni, Salvatore si trova accanto a Beverly, una ragazza gentile e bella che fa la disc jokey: balla con lei, la stringe troppo, la butta per terra, la uccide. In Come in cielo Damiano Scaramella racconta quello che succede dopo questa morte: il cadavere portato in casa da zu Pippo, deciso a salvaguardare il suo piccolo regno, la voce che si sparge per il paese, la reazione del malavitoso ex fidanzato di Beverly, Tano, e infine il verdetto dirimente del boss locale Orsu. Un racconto che illumina la Sicilia di oggi e di ieri, vista dagli occhi di un non siciliano pieno di passione per l’isola, e incorniciata dall’episodio biblico del sacrificio di Isacco.
Con una prosa ora onirica ora nitida come una sceneggiatura, Damiano Scaramella racconta di un piccolo regno arido e disincantato dove la lotta per la sopravvivenza passa attraverso il sacrificio, specchio umano dell’implacabile legge divina.
Il romanzo è stato accolto con attenzione e curiosità dalla critica letteraria. Alessandro Beretta su “La Lettura” scrive: ”Il romanzo rientra bene in quel gotico del Sud italiano che all’ombra di William Faulkner, qui nell’ossatura biblica, è stato toccato negli anni da diversi autori: in Puglia Omar Di Monopoli, in Sicilia Andrea Gentile, Orazio Labbate, Mattia Insolla. Un panorama polarizzato tra linguaggio visionario, caratteri estremi e intreccio violento: tutti mezzi per esplorare l’arcaicità del male. Scaramella firma un’opera prima ambiziosa e senza incertezze, dov’è difficile affezionarsi a un solo personaggio, perché il cuore della vicenda è un altro: l’inevitabile distruggersi del gruppo per ristabilire i paradossali e crudeli equilibri del male. Perché l’origine del male è antica, almeno quanto quella della salvezza”.
Venerdì sera 10 novembre alle 21 si tiene al Multiplo Centro Cultura di Cavriago l’incontro con l’autore Damiano Scaramella. Conduce l’incontro Corrado Bonilauri, della Giocolibreria Semola di Cavriago.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]