Allerta, in riva all’Enza sindaci in confusione

“Essendo previsto un 𝐟𝐨𝐫𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐞𝐭𝐞𝐨𝐫𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐨 dalle 𝐨𝐫𝐞 𝟏𝟖 alle 𝟐𝟒 di oggi, 𝐥𝐮𝐧𝐞𝐝𝐢̀ 𝟑𝟎 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞, chiedo di 𝐥𝐢𝐦𝐢𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐯𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐞𝐜𝐚𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐥𝐞 𝐮𝐬𝐜𝐢𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐬𝐚 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐝𝐢 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨𝐫𝐞”. E’ quanto ha postato nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 30 ottobre, il sindaco di Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano, Carlo Perucchetti.

Una raccomandazione, spiega il sindaco, fatta “su indicazione e consiglio della Prefettura di Reggio Emilia e della Protezione civile provinciale”.  A parte il fatto che la Protezione civile provinciale non esiste più da una decina d’anni, da quando in seguito alla Legge Delrio la Regione Emilia-Romagna (a differenza di altre) ha deciso di togliere la competenza alle Province e di avocarla a sè, l’appello a non uscire di casa dalle 18 alle 24 a Sant’Ilario – comune di oltre 11.000 abitanti dove passa sì l’Enza, ma molto lontano dal centro (e il livello è ampiamente sotto soglia 1 dal 28 ottobre) – appare francamente un po’ eccessivo.

Del resto, analogo invito non è stato lanciato nemmeno dal sindaco della vicina Parma, Michele Guerra, che più o meno alla stessa ora si è limitato a “confermare le raccomandazioni di autotutela per chi abita, lavora e transita nei pressi dei corsi d’acqua”. E a Parma gli abitanti sono quasi 200.000, ben due torrenti – il Baganza e la Parma – attraversano il cuore della città e soprattutto il loro livello in mattinata ha superato anche la soglia 3, che è quella appunto di allarme.

Ancora. Sulla pagina facebook della vicina Montecchio, altro comune reggiano lambito dall’Enza, gli ultimi post sono sulla Fiera di San Simone e manco si accenna al fatto che ci sia da ieri un’allerta meteo (e qui forse si eccede in senso opposto…) mentre su quella di Gattatico – altro comune confinante con Sant’Ilario – si parla “di situazione dell’Enza nella norma”.

Insomma nei tre comuni reggiani adagiati sulla stessa riva dell’Enza a distanza di pochi chilometri l’uno dall’altro, tre scenari completamente differenti: appello a rimanere in casa dalle 18 alle 24 a Sant’Ilario, tutto nella norma a Gattatico, non sta proprio succedendo un bel niente a Montecchio. A conferma di come quel coordinamento provinciale cancellato dalla Regione grazie alla Legge Delrio – che per altro nel Reggiano ha sempre funzionato passando per piene del Po, terremoti e nevicate – forse servirebbe ancora…