Dopo il sondaggio ai mille e mille riunioni (ufficiali e meno), il Pd reggiano sta faticosamente cercando di raggiungere la quadra sul candidato sindaco per il 2024, il cui nome – ha ribadito anche in interviste recenti il segretario provinciale Massimo Gazza – è atteso entro ottobre.
E un nome in pole-position c’è quello: quello di Marco Massari, primario della struttura complessa di Malattie infettive del Santa Maria Nuova, molto presente sui giornali durante la pandemia, che lo ha visto impegnato in prima linea. Dopo il no di un altro medico – Francesco Merli, “padre” del Core – su Massari ha puntato forte l’ex sindaco oggi senatore Graziano Delrio. Entrambi classe 1960, entrambi laureati in medicina all’università di Modena e internisti al Policlinico, Delrio e Massari si conoscono e si stimano da tempo e la proposta civica pensata dall’ex sottosegretario e ministro di Renzi e Gentiloni ha trovato l’appoggio anche del sindaco uscente Luca Vecchi.
Un civico, certamente stimato ed anche utile – se non sotto il profilo politico-amministrativo, ovviamente tutto da scoprire – per raccogliere consensi in campo largo e, soprattutto, evitare una pericolosa resa dei conti tra le varie anime del Pd: dagli ex Dc agli ex Pci, dagli oggi bonacciniani agli oggi schleiniani (maggioranza a livello provinciale i primi, a livello nazionale i secondi).
Evitando dunque quelle primarie che, ha ricordato lo stesso segretario Gazza un mese fa, “vanno viste come una opportunità se aiutano ad arricchire la proposta e aiutano la cittadinanza, mentre primarie conflittuali che assumano il valore di rese dei conti, di percorsi quantitativi e non qualitativi sarebbero invece un errore enorme”.
Tutto bene se non fosse che, proprio a favore delle primarie, si sta muovendo in queste ore la sinistra sindacale del partito, nella fattispecie il segretario Cgil anni 80 Gianfranco Riccò. Contrari al quasi raggiunto accordo tra Vecchi e Delrio sul nome di Massari, Riccò e compagni stanno lavorando per raccogliere adesioni a un documento dal titolo quanto mai eloquente: “Convocare le “ primarie del centrosinistra” per promuovere la partecipazione dei cittadini e per dar forza all’azione del Comune”.
Primarie alle quali sosterrebbero l’assessore comunale Lanfranco De Franco, già autocandidatosi da mesi, e Moris Ferretti, vicepresidente Iren, figlio di Franco, a sua volta ex segretario della Cgil locale e vicesindaco proprio con Delrio. Una iniziativa che ha spiazzato il segretario Gazza e il vice Cavallaro e che, quanto a contenuti, riporta al sindacato anni Settanta. Zero innovazione, zero crescita economica, zero infrastrutture, zero attività produttive, politiche sulla casa da comunismo sovietico. Un documento fuori dal tempo e dal ventunesimo secolo, tra l’altro privo di una seria analisi politica del quadro locale.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]