Scrive in una nota Claudio Guidetti, segretario di Azione a Reggio Emilia, sul tormentato caso del concerto di Kanye West che si dovrebbe tenere al Campovolo il prossimo 27 ottobre: “Il concerto di Kanye West sta creando discussioni piuttosto animate in città. Impossibile ignorarle. A Reggio Emilia, città medaglia d’oro della resistenza, non poteva passare sotto silenzio l’esibizione di un artista con simpatie filo naziste, che esprime ammirazione per Hitler e nega l’Olocausto. Un rapper amerikano! Vorrei proporre una riflessione al riguardo.
C.Volo, la società che ha investito nell’Arena Campovolo per fare grandi concerti, non è un soggetto pubblico, ma una azienda privata a ogni effetto e che si muove quindi con logiche economiche nel mondo della musica.
C.Volo e Comune di Reggio Emilia e rispettivi amministratori in futuro devono fare maggiore attenzione alla loro comunicazione. Finora ogni evento di successo di C.Volo è stato rappresentato dall’amministrazione comunale come un proprio risultato, creando nei cittadini un’immagine distorta dei ruoli di ciascuno nei concerti. Insomma si è permesso ai cittadini di intendere erroneamente una sorta di influenza pubblica nelle scelte artistiche ed economiche di C.Volo da parte del Comune. L’influenza del Comune inizia e finisce con la stretta competenza comunale e cioè la gestione di traffico, viabilità, parcheggi, mezzi pubblici, sicurezza ecc., come per le partite di calcio, per semplificare.
C. Volo nell’esercizio della sua attività economica tiene conto della attrattiva di pubblico di un artista e non entra nel merito delle sue posizioni o dichiarazioni politiche o provocatorie. Il Comune di Reggio Emilia invece fa il Comune e non altro. Successi e insuccessi, oneri e onori, sono tutti in capo alla società di capitali C. Volo.
Per il futuro, suggerimento di buon senso non richiesto, sarebbe auspicabile che chi si occupa della comunicazione dei nostri amministratori e della società stessa, evitassero di rappresentare in modo distorto e confuso nei ruoli la realtà, evitando di creare aspettative di risposta da parte dei cittadini reggiani.
Chiarito chi fa e cosa la mia opinione è semplice. Non è la prima volta nella storia che un artista fa discutere per le proprie idee vere o provocatorie che siano o per comportamenti oltre il limite. Un artista è una artista. Ognuno di noi riflette, giudica e decide. Non spetta certo al Comune o al Sindaco orientare la sensibilità o curiosità artistica dei cittadini. Non scherziamo.
A Kanye West quindi non può essere impedito di esibirsi e allo stesso tempo deve essere permesso a chi non lo ama la libertà di criticarlo e di non andare al concerto, e perché no, anche di invitare amici e familiari a fare lo stesso.
Il nazismo è stato il male assoluto. E l’Olocausto la guerra che ha provocato, le leggi razziali, la repressione delle libertà democratiche, le vite rubate e spezzate, le sofferenze causate e patite dai nostri nonni e genitori sono stati una realtà non un film Hollywoodiano, e tanto meno un gioco. L’Italia e la nostra città hanno conosciuto quel male e lo hanno combattuto insieme agli Alleati che ci hanno liberato (molti americani proprio come West e che sono venuti qua a perdere la vita dalla parte opposta del loro mondo) pagando un prezzo altissimo e non ci si può scherzare o ridurre. Per me Kanye West può andarsene tranquillamente al diavolo.
Quindi e concludo Kanye West libero di cantare e io di non andare”.
Caro sig. Guidetti, nel selfie-boomer fatto in treno non le sarà venuta la sua espressione più acuta, ma sposo ogni sua parola e il ragionamento è obiettivamente ineccepibile.