Reggio, Marco e Fabio ieri sposi (con la ‘benedizione’ della cugina suora)

Marco Righi Fabio Valentini

Anche la “benedizione” della cugina suora di uno degli sposi all’una unione civile che si è celebrata ieri sera nella Sale del Tricolore del Comune di Reggio Emilia. A unirsi sono stati Marco Righi e Fabio Valentini, 50 e 53 anni, posi, storici attivisti della sezione reggiana di Arcigay. A celebrare l’unione, il consigliere comunale Dario De Lucia che, in un post, si è detto felicere di avere a”avuto l’onore di celebrare l’unione civile di Fabio e Marco, due persone meravigliose e importanti per la nostra comunità”. “Una delle famiglie di Reggio Emilia che più si é spesa e tutti i giorni si spende per la grande causa dei diritti civili – ha scritto amncora – Vi sarò sempre amico fraterno e continueremo a fare battaglie insieme fino a quando ci sarà uguaglianza per tutti”.

Ma a rendere la giornata davvero speciale è stato il discorso pronunciato da una cugina di Marco, suor Angela di San Giovanni in Persiceto, al secolo Paola Pederzoli, che come medico (si è laureata dopo aver preso i voti) ha prestato servizio per 25 anni da missionaria in un dispensario in Tanzania.
«Mi hanno chiesto di dire qualche parola. Ero un po’ imbarazzata, non sapendo davanti a che pubblico avrei parlato – ha detto la religiosa, ora ‘in pensione’ – Adesso vedo un pubblico eterogeneo e numeroso. E ho giocato in casa, come si suol dire, quindi mi sono ispirata alla Bibbia. Nell’Antico Testamento, se qualcuno lo conosce, ci sono alcuni piccoli libri interessanti per la vita di tutti i giorni, allora ho pensato al libro di Tobia. È la storia di un vecchio padre ebreo che deve mandare suo figlio in una città molto lontana per recuperare denaro e prendere una sposa; allora il padre gli procura un compagno di viaggio; che poi si rivelerà essere un angelo mandato da Dio».
«Ecco oggi questi due fratelli iniziano un viaggio – ha concluso suor Angela – e io come il vecchio Tobia auguro loro di fare un buon viaggio insieme, senza mollarsi e di essere conforto, aiuto, sostegno, consolazione, ma anche correzione uno per l’altro. E in un antico libro c’è scritto: meglio essere in due che uno solo. Perché otterranno miglior compenso per la loro fatica: infatti se cadono l’uno rialza l’altro. Quindi con tutto il cuore vi auguro un buon viaggio insieme».
E  buon viaggio anche dalla redazione di 24Emilia.