Sono centomila le persone che hanno sfilato oggi pomeriggio a Roma alla manifestazione nazionale promossa dalla Cgil. Tra di loro anche la segretaria del Pd, Elly Schlein, impegnata in mattinata a Firenze,che verso le 15 si è unita alla delegazione del Pd all’altezza del Colosseo. Più di cento le associazioni coinvolte per reclamare i diritti fondamentali sanciti nella nostra Costituzione, diversi sono arrivati con il carrello della spesa per protestare contro il caro vita.
“Noi rappresentiamo la maggioranza di questo Paese. Abbiamo bisogno di batterci per i diritti, per il lavoro, per la Costituzione. Noi non ci fermeremo e andremo avanti fino a quando non otterremo risultati”, ha detto il segretario generale della Cgil, reggiano Maurizio Landini, concludendo l’intervento dal palco di piazza san Giovanni.
Prima, oltre a un attimo di commozione ricordando Stefano Rodotà e Lorenza Carlassarre, tra i promotori di una analoga manifestazione in difesa della Costituzione dieci anni fa, Landini aveva definito salario, pensioni, sanità e difesa del reddito i temi più importanti. “ 5-6 euro l’ora sono delle paghe da fame, inaccettabili – ha detto – Questa è la piazza di chi paga le tasse e per questo vogliamo essere ascoltati. Noi siamo la maggioranza del Paese e non possiamo accettare tagli a spesa sanitaria: nella Nadef è previsto un taglio della spesa sanitaria per i prossimi anni, noi questa cosa non la possiamo accettare. Abbiamo bisogno di assunzioni di medici e infermieri: questo è il modo di tagliare le liste d’attesa”.
“Mentre calano i salari e le pensioni non sono mai tanto aumentati i profitti nel nostro Paese. Il governo anzichè agire con il fisco e la tassazione continua a tassare il lavoro dipendente e i pensionati e non combatte una evasione fiscale che tocca i 110 miliardi”, ha aggiunto.
“Fatico a trovare le parole perché l’emozione è enorme nel vedere questa piazza enorme – aveva esordito Landini, accolto sul palco dalla piazza al grido “Marelli non si tocca, sciopero generale” – A chi dice che questa è la piazza dell’opposizione dico: no, questa è la piazza che vuole unire il Paese, che lo vuole cambiare e diciamocela tutta, è la piazza di chi paga le tasse”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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