"La strana coppia" di Neil Simon, che andrà in scena martedì 6 e mercoledì 7 marzo, alle ore 20.30, al Teatro Municipale Valli, segna il ritorno al teatro, dopo oltre dieci anni, di Claudia Cardinale, icona del cinema e tra le più grandi attrici italiane di tutti i tempi.
Un omaggio a Pasquale Squitieri, recentemente scomparso, che aveva fortemente creduto in questo progetto, attraverso cui raccontare la grande forza che l’amore ha di unire e non separare, che sarà messo in scena dal suo aiuto-regista prediletto Antonio Mastellone, tramite l’utilizzo dei suoi appunti di regia.
Si tratta della versione al femminile della nota pièce teatrale di Neil Simon e porterà sul palco una vera "strana coppia" come Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, i due grandi amori della vita di Squitieri: la sua storica compagna di vita e la sua ultima moglie.
Due vedove dello stesso uomo. "E’stato lui, Pasquale Squitieri a volerci insieme in palcoscenico. Sognava da tempo questo progetto. Poi la morte se l’è portato via", dice la prima, Claudia Cardinale, mito del cinema italiano nel mondo, come la Loren, come la Lollo. "Pasquale voleva vedere riunite due parti importanti della sua vita. E si divertiva a pensarlo. Perciò ha concepito questo progetto. Come tutte le persone intelligenti, aveva grande ironia. Voleva vedere come ce la saremmo cavata e, per farci uno scherzo, ci ha lasciate sole a realizzare il suo sogno", aggiunge Olimpia Fusco.
Neil Simon scrisse la pièce al maschile nel 1965. Tre anni dopo, Gene Sacks ne fece un film memorabile con Jack Lemmon e Walther Matthau. Nell’85 lo stesso Simon tornò sul suo testo per una versione al femminile, che in Italia fu portata al successo nell’87 da Monica Vitti e Rossella Falk.
Ultimi commenti
Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,