Federconsumatori scrive in una nota in merito ai continui disagi ravvisati sulla tratta ferroviaria Reggio Emilia Guastalla: “Lo scorso 4 settembre è terminata l’interruzione programmata del servizio sulla linea Reggio Emilia-Guastalla per importanti lavori di ammodernamento degli impianti di circolazione e di sicurezza. Ancora oggi però non sono terminati i disagi e i disservizi per gli utenti, interessati da ritardi quotidiani che condizionano pesantemente la frequentazione scuole e luoghi di lavoro.
Secondo il monitoraggio effettuato da Federconsumatori nella settimana dal 18 al 23 settembre sul totale dei 144 treni previsti ne risultano giunti a destinazione in ritardo o soppressi ben 73, oltre il 50%.
Di fronte alla necessità di ammodernare le infrastrutture ferroviarie del territorio reggiano, gli utenti sono chiamati a subire troppi disservizi tra interruzioni, bus sostitutivi, ritardi e soppressioni di treni. La tradizionale ripresa scolastica di settembre ha sempre coinciso con la ripresa di un servizio accettabile, in quest’occasione sicuramente mancata. Ritardi anche di 20/25 minuti incidono gravemente sulla regolare frequentazione degli istituti scolastici e luoghi di lavoro, nonché il regolare rientro a casa nei tempi previsti”.
Federconsumatori rammenta ancora “una volta alla Regione Emilia-Romagna, a FER – Ferrovie Emilia-Romagna e al gestore Trenitalia Tper che il contratto in vigore fissa al 91% la soglia minima di treni arrivati in orario, cioè entro 5 minuti dall’orario previsto. Quanto accade da troppo tempo si colloca quindi fuori dai parametri contrattuali da ripristinare immediatamente, anche con le attuali automotrici diesel per le quali è comunque stato impostato l’orario attuale. Una mobilità veramente sostenibile deve poter contare su un servizio ferroviario efficiente e disponibile, non certo su disagi e disservizi che rischiano di diventare una condanna permanente”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]