Il Consiglio comunale di Reggio Emilia ha approvato una mozione a sostegno del reddito di cittadinanza presentata dai consiglieri comunali grillini Paola Soragni e dal capogruppo Gianni Bertucci e appoggiata tra gli altri dal Partito democratico. L’esito della votazione è stato di 15 favorevoli (Pd, M5S, Reggio E’, Europa Verde); 5 contrati (Forza Italia, Lega-Salvini premier) e 2 astenuti (Genta e Vergalli del Pd).
Nella mozione si legge tra l’altro che sindaco e giunta si impegnino a “fornire a governo e Parlamento la propria testimonianza in qualità di presidio territoriale e amministrativo sulle drammatiche conseguenze di una scelta che, oltre a mettere in ginocchio le strutture di assistenza sociale, rischia di riportare centinaia di migliaia di persone nel baratro dell’indigenza”.
Inoltre che si attivino “con le forme e le modalità che riterranno opportune, anche attraverso il coinvolgimento dell’Anci, per chiedere al governo e al Parlamento di rivedere il proprio orientamento in merito al reddito di cittadinanza, al fine di di ripristinare l’erogazione, evitando così il diffondersi delle proteste e il rischio di episodi di violenza ovvero, in subordine, differire immediatamente la sospensione dell’erogazione. Poiché a oggi nessuna struttura dei servizi sociali del Comune è in grado di prendere in carico un numero così alto di persone in disagio sociale, così come i Cpi non sono in grado di sostenere e gestire il patto di servizio personalizzato per avviare al lavoro coloro a cui sarà sospesa tale misura.
Infine di istituire un “tavolo tecnico con tutti gli attori istituzionali coinvolti, al fine di prevenire nel prossimo futuro e gestire nell’immediato la situazione di “disastro sociale” in cui si trovano Comuni e nuclei familiari”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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