“Giorgio Napolitano è stato un grande Presidente della Repubblica, al servizio del Paese, delle italiane e degli italiani, garante del confronto democratico e del corretto funzionamento delle istituzioni. Della democrazia. E prima ancora è stato protagonista nella sua vita politica della sinistra italiana e non solo, un riformista vero. Un protagonista della storia italiana, che in particolare in Emilia-Romagna ricordiamo con affetto perché fu lui, da Capo dello Stato, a farci sentire da subito vicina l’intera comunità nazionale dopo il terribile sisma del 2012”.
Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, alla notizia della morte di Giorgio Napolitano.
“Alla sua famiglia vanno la massima vicinanza e le più sentite condoglianze della Regione Emilia-Romagna e di tutta la comunità”.
“Ci lascia un gigante della politica e un grande uomo delle istituzioni”, ha dichiarato il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, a seguito della morte del presidente Giorgio Napolitano.
“Da presidente della Repubblica – ha aggiunto il sindaco – ha guidato l’Italia in anni non semplici, con autorevolezza e fermezza. Nella sua lunga vita ha visto crescere e cambiare il nostro Paese, ha attraversato fasi storiche complesse rimanendo sempre fedele ai valori della Costituzione. È stato indubbiamente una delle più autorevoli personalità politiche e istituzionali della storia dell’Italia repubblicana.
“Era particolarmente legato a Reggio Emilia, città natale del Tricolore – ha concluso il sindaco Vecchi – Più volte, in anni e con ruoli diversi, Napolitano visitò Reggio Emilia e partecipò il 7 Gennaio alla Festa del Tricolore. Un legame forte al punto che, nel 2011, scelse di aprire le Celebrazioni nazionali del 150° dell’Unità d’Italia proprio a Reggio Emilia, il 7 gennaio.
Grazie di tutto, presidente Napolitano!”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]