Rivogliamo il Discobus notturno in città. È una richiesta che guarda alla ricerca di sicurezza e allo stesso tempo alla volontà di creare proposte sostenibili per la vita notturna, quella contenuta nella mozione popolare sostenuta dal progetto Reggio Beve e dalle associazioni Reggio Calling e Ristoratori Reggiani. Ora, col sostegno del consigliere comunale di Coalizione Civica Dario De Lucia e Fabrizio Aguzzoli che vidimeranno le firme, è partita la raccolta delle firme necessarie.
La domanda è quella di ripristinare un servizio di Discobus funzionante dal 2008 al 2020 con le sue tratte notturne attive nel fine settimana che collegavano la città con i principali locali della provincia, in modo di garantire un trasporto sicuro per le persone che volevano concludere la serata in discoteca o a un concerto.
Da tre anni il servizio assente, parzialmente sostituito da Aladino, strutturato in maniera molto differente. Il ritorno al Discobus sarebbe prezioso, come ribadito da Reggio Calling, associazione che si occupa di partecipazione giovanile, da Reggio Beve, un progetto che vede l’unione di diversi locali di diverse zone di Reggio Emilia, nato dall’esigenza di tornare alla vita dopo il periodo di pandemia, e dai Ristoratori Reggiani, uno dei gruppi di ristoratori di Piazza Fontanesi e del centro storico. I componenti sono ristoranti, pub e birrerie note e frequentate in città, Il Guascone, Il Tunnel, Gattaglios, Piccola Bidoneria, La Gargotta del Popol Giost, il Nicchio, Mangiamore, Bottega 39, LAMBRUSCHERIA Bolle Quadre, Spumanteria all’Opera, Herbe, LA SETE e REBELL.
Le tre realtà reggiane, dalla fine della pandemia, hanno raccolto diverse richieste dai giovani della città sulla necessità di avere un servizio di mobilità notturna e per questo hanno deciso di impegnarsi con la presentazione di una mozione popolare rivolta all’amministrazione cittadina.
A oggi, come detto, l’unico servizio di mobilità alla sera è Aladino, attivo a chiamata sino alla mezza, con procedure complesse, costi elevati. Il servizio a chiamata richiede una pianificazione non sempre fattibile e, problema principale, si conclude alle 0.30, un orario inconcepibile con quello della vita notturna. Al massimo si potrebbe usare all’andata, ma il ritorno?
Questo a Reggio, mentre nelle province vicine, Parma, Modena, Bologna e Ferrara, sono presenti – o saranno attivate a breve – delle linee notturne apposite per il fine settimana, oltre a un taxi bus.
Un contesto simile a quello di Reggio sino al 2020. Il Discobus, voluto dalla Provincia e concretizzato dall’Agenzia per la Mobilità con il coinvolgimento di Arci e altri gestori dei locali notturni, operava da fine settembre a metà maggio, e negli anni ha permesso di trasportare 55mila utenti, con 300mila km percorsi e non comportava spese: il costo di 2.5 euro a biglietto veniva integralmente rimborsato con uno sconto sugli ingressi dei locali aderenti. La fascia oraria era ampia, dalle 21.50 alle 4 passate, con tre linee che dalla città portavano a Guastalla, a Gattatico e Castelnovo Monti, con tante fermate.
Ora, sostengono Reggio Calling, Ristoratori Reggiani e Reggio Beve, è ora di riattivarlo: un servizio di mobilità notturna è una valida risposta per evitare gli incidenti per colpi di sonno e/o della guida alterata per via dell’alcool.
Risponde alle esigenze di migliaia di giovani, compresi i tanti studenti universitari fuorisede, per muoversi verso i locali del centro storico e le discoteche presenti in città e in provincia anche senza avere un mezzo proprio.
La mozione popolare di prossima discussione chiede quindi all’amministrazione comunale reggiana di creare un servizio completo ed efficiente di mobilità notturna, come nelle province vicine. E, nel concreto, di riattivare entro fine legislatura, in accordo con la Provincia e i gestori dei locali, il servizio di Discobus nel weekend. Inoltre, si domanda l’istituzione di un tavolo per la mobilità notturna con le altre istituzioni, gestori delle discoteche, coinvolgendo i promotori della mozione.
Servono inoltre collegamenti la sera tra i parcheggi scambiatori e il centro storico. Un servizio con una o più navette, può essere un incentivo reale per le persone ad arrivare in centro storico ovviando al problema del parcheggio e all’uso dell’automobile. I ristoratori segnalano anche il problema per l’utenza femminile perché lasciare le auto in vie lontane e poco illuminate è motivo di insicurezza. Un servizio di mobilità controllato e sicuro risolverebbe questa situazione.
LE FIRME
Come supportare la richiesta di mozione? Si potrà firmare la proposta nei locali di Reggio Beve, al festival Reggio Beve 2023 in programma dal 15 al 17 settembre al circolo Arci Tunnel. È inoltre possibile scrivere un messaggio WhatsApp al promotore Bruno Brenno Ferrari al numero 329 1937183 e alla mail reggiocalling@gmail.com
I LOCALI DI REGGIO BEVE A REGGIO EMILIA
• Guascone, via Guasco 17
• Il Tunnel, via del Chionso 20/G
• Gattaglio’s, via del Gattaglio 13/B
• Piccola Bidoneria, vicolo Broletto 2/M
• La Gargotta del Popol Giost, piazza Scapinelli 3
• Il Nicchio, via Paolo Davoli 6/A
• Bottega 39, Piazza XXIV Maggio
• Mangiamore, via Ponte Besolario, 2E
• Lambruscheria Bolle Quadre, Via del Guazzatoio 6/A
• Spumanteria all’Opera, Galleria Cavour 8
• Herbe, Via Don Giuseppe Andreoli 1/F
• La Sete, Via Lodovico Ariosto 6c
• Rebell, Via Monzermone 3/d
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]