L’automedica dell’Assistenza pubblica Croce azzurra di Traversetolo e l’autoinfermieristica, in partenza dall’ospedale di Montecchio, garantita da Croce Arancione di Montecchio e da Croce Rossa Cavriago, da fine settembre metteranno in condivisione le risorse e copriranno come unico bacino d’utenza la popolazione della Val d’Enza.
L’auto medica di Traversetolo, oltre a servire i Comuni di Traversetolo, Montechiarugolo e una parte di Neviano degli Arduini, servirà anche quelli dell’Unione Val d’Enza. A sua volta, l’auto infermieristica di Montecchio effettuerà interventi anche nei tre Comuni parmensi citati. Questo accordo, oltre a rappresentare un’ottimizzazione delle risorse e un potenziamento del servizio, permetterà anche all’auto medica di Traversetolo, che da protocolli nazionali deve coprire un bacino di utenza di 60 mila abitanti, di poter mantenere l’attività.
Un accordo importante, un’anteprima a livello regionale, che è stato ufficializzato nella sede della Croce azzurra di Traversetolo (Parma).
A suggellare l’intesa erano presenti Massimo Fabi, commissario straordinario Ausl Parma e direttore generale dell’Azienda ospedaliero – universitaria di Parma, Nicoletta Piazza, direttrice del dipartimento Cure primarie del Distretto sud-est dell’Asl di Parma, Cristina Marchesi, direttore generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia, Barbara Gilioli, direttrice del Distretto di Montecchio, i sindaci di Traversetolo Simone Dall’Orto, di Montecchio Fausto Torelli, di San Polo d’Enza Franco Palù, di Neviano degli Arduini Raffaella Devincenzi, la rappresentante del sindaco, Francesca Tonelli, assessore comunale di Montechiarugolo, il presidente di Croce azzurra Alex Uccelli e la presidente di Croce arancione Cristina Fantesini. Erano presenti all’incontro anche rappresentanti di Croce Rossa Canossa, Croce Rossa Cavriago e Croce Bianca Sant’ilario d’Enza.
Nel corso del 2022, l’auto medica di Traversetolo ha effettuato 911 interventi di cui 902 nella provincia di Parma e 9 in quella di Reggio Emilia; di questi interventi 527 erano codice giallo e 346 codice rosso
L’auto infermieristica di Montecchio ha effettuato 1.250 interventi, di cui 1.071 in codice giallo, 101 in codice rosso.
“Oggi si sancisce un momento storico per le due province e per i due distretti sanitari – ha commentato con soddisfazione il sindaco di Traversetolo Simone Dall’Orto -. Si concretizza un sogno nato tanti anni fa, che prevedeva la collaborazione di questa area vasta, separata solo da una linea sottile di confine provinciale, che permette di unire le forze su sponda parmense e su sponda reggiana in ambito sanitario e ospedaliero. È un progetto che farà sì che i cittadini di questi territori continuino ad avere garantiti gli standard e l’efficienza sanitaria dei protocolli nazionali”.
“La ridefinizione regionale delle attività di emergenza-urgenza ha dato l’opportunità al distretto della Val d’Enza di poter finalmente avviare un dialogo serrato con la sponda parmense e di dar vita a un modello a cui faranno riferimento in tanti, e apre la strada a nuove collaborazioni anche per il presidio ospedaliero di Montecchio Emilia, punto di riferimento per le due sponde”, spiega il sindaco di Montecchio Fausto Torelli.
Massimo Fabi, commissario straordinario Ausl Parma e direttore generale di Azienda Ospedaliero- Universitaria così si è espresso: “Grazie a una lunga esperienza di collaborazioni tra volontariato e istituzioni in ambito sanitario, è stato possibile superare i confini amministrativi della popolazione della Val d’Enza considerandola come un unico bacino di utenza per i mezzi di emergenza-urgenza. Ringrazio tutti i protagonisti di questo importante risultato di integrazione, che permette sia di utilizzare meglio le risorse che garantire le risposte più appropriate e tempestive ai bisogni di salute dei residenti nei territori comunali interessati”.
“Il fatto che dal prossimo settembre in Val d’Enza saranno attivi due mezzi di soccorso avanzato, un’automedica e un’auto infermieristica, è un ottimo risultato che supera le barriere amministrative, i confini territoriali – ha detto Cristina Marchesi, direttrice generale dell’Azienda Usl di Reggio Emilia -. Questa soluzione, che coinvolge le province di Reggio Emilia e Parma, ci consente di ottimizzare le risorse, evitando al contempo le duplicazioni. Ringrazio davvero tutti coloro che hanno reso possibile questa soluzione innovativa nell’ottica di offrire un’assistenza tempestiva e appropriata ai bisogni di salute della popolazione”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]