È morto all’età di 82 anni, Guidalberto Guidi, modenese, ex vicepresidente di Confindustria e proprietario di Ducati Energia. La scomparsa è avvenuta domenica sera a Montale di Castelnuovo Rangone, ma la notizia, mantenuta nella massima riservatezza, è stata appresa e divulgata a funerali avvenuti dalla Gazzetta di Modena e ha trovato conferma in ambienti familiari.
Guidalberto Guidi lascia la moglie Alessandra e la figlia Federica che è stata ministra dello Sviluppo economico nel governo Renzi. Imprenditore e manager – soprattutto con la sua azienda, la Ducati Energia, nata negli anni ottanta e attiva nel settore dei sistemi elettrici e da allora cresciuta moltissimo – Guidi è stato molto attivo anche in Confindustria, dove ha anche ricoperto la carica di vicepresidente nazionale, ed è stato presidente del Sole 24ore, ruoli nei quali ha sempre posto l’accento sull’internazionalizzazione e il dimensionamento delle aziende.
“Un imprenditore modenese che ha ottenuto molti successi alla guida di Ducati Energia e che per anni è stato ai vertici nazionali di Confindustria”. Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ricorda così Guidalberto Guidi, in un messaggio di cordoglio alla moglie Alessandra e alla figlia Federica, ministra dello Sviluppo economico tra il 2014 e il 2016.
Fautore delle aggregazioni aziendali e delle esternalizzazioni della produzione, Guidi ha sempre sostenuto la necessità, però, di investire in Italia sulla formazione, sulla ricerca e sull’innovazione
Dal 1996 è stato vice presidente nazionale di Confindustria per dieci anni, ricoprendo anche l’incarico di presidente del “Sole 24 ore” e di associazioni di categoria come Anie (l’Associazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche), presidente dell’Ancma (l’Associazione nazionale ciclo motociclo accessori).
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]