Venerdì 7 luglio sarà Gabriella Sica (Viterbo, 1950) ad essere accolta nello splendido cortile di Palazzo da Mosto, in via Mari 7, dove leggerà il suo ultimo libro Poesie d’aria in dialogo con Gino Ruozzi, professore di Filologia classica e Italianistica all’Università di Bologna. Pubblicata nel 2022 da Internolibri, Poesie d’aria è una raccolta all’insegna del bisogno di aria, di spazi aperti in cui respirare, tra urgenza autobiografica e dimensione storica. Da Roma a Milano, dagli incontri reali a quelli immaginari, dalla malattia alla salute ritrovata, la poesia di Sica è nel tempo e insieme fuori dal tempo, perché, come scrive nella nota finale al libro, “le parole della lingua sono ricostituite visivamente per afferrare il memorabile delle cose che passano, scostare il caduco che ci investe.”
A seguire Matteo Bianchi presenterà il suo scritto, Il lascito lirico di Corrado Govoni, dai crepuscolari sul Po agli influssi emiliani (Mimesis edizioni, 2023). Si tratta di una rilettura dell’opera crepuscolare di Corrado Govoni (1903-1958) attraverso le ultime due generazioni di autori emiliani, con un’attenzione particolare all’atmosfera ferrarese dal primo Novecento a oggi.
Infine saranno premiati i tre migliori scritti tra i partecipanti al primo concorso di poesia per i ragazzi delle scuole superiori Vola alta Parola.
BREVI BIO:
Gabriella Sica (Viterbo 1950) vive a Roma dall’infanzia. Ha fondato e curato “Prato pagano” (1979-1987) dove hanno esordito alcuni poeti contemporanei. Primo libro in versi è La famosa vita (1986). Seguono Vicolo del Bologna (1992), Poesie bambine (1997), Poesie familiari (2001), Le lacrime delle cose (2009). L’ultimo è Tu io e Montale a cena, Interno Poesia, 2019, che ha ricevuto il Premio Speciale Luciana Notari (2020) e il Premio della giuria San Vito al Tagliamento (2020). Tra gli altri premi: Brutium-Tropea (1987), Camaiore (2002), Garessio-Ricci, Alghero Poesia (2010) e Lerici Pea per l’Opera poetica (2014). In prosa gli ultimi due sono Emily e le Altre. Con 56 poesie di Emily Dickinson (2010) e Cara Europa che ci guardi. 1915-2015 (2015). Poesie d’aria (2022).
Matteo Bianchi, 1987, si è specializzato in Filologia moderna all’Università Ca’ Foscari di Venezia con una tesi sul lascito lirico di Corrado Govoni e ha curato l’Annuario govoniano di critica e luoghi letterari (2020). Scrive su “Il Sole 24 Ore”, “Left”, “Il Foglio” e Globalist.it. È redattore di Pordenoneleggepoesia.it e dirige il semestrale “Laboratori critici”. Ha pubblicato quattro raccolte in versi e ha inoltre curato di Filippo Secchieri Scintillazioni. Tutte le poesie (con J. Robaey e A. Scarsella, 2015). Ha anche collaborato alla Guida tascabile delle librerie italiane viventi (2019). IL LASCITO LIRICO DI CORRADO GOVONI DAI CREPUSCOLI SUL PO AGLI INFLUSSI EMILIANI (Mimesis 2023)
PROGRAMMA
VENERDÌ 7 LUGLIO
PALAZZO DA MOSTO
via Mari, 7
ore 21:30
VOLA ALTA PAROLA
Rassegna nazionale ed internazionale di poesia
a cura di Guido Monti
Ingresso gratuito
Info: Fondazione Palazzo Magnani
0522 444446 – info@palazzomagnani.it
Gabriella Sica (Viterbo, 1950) legge dal suo ultimo libro Poesie d’aria (Interno libri, 2022) e dialoga con Gino Ruozzi
Finestra saggio
Il lascito lirico di Corrado Govoni, dai crepuscolari sul Po agli influssi emiliani (Mimesis edizioni, 2023). Matteo Bianchi (Ferrara, 1987) presenta il suo scritto
a seguire: Primo concorso di poesia Vola alta parola per i ragazzi delle scuole superiori.
Premiazione dei tre migliori scritti.
In caso di maltempo l’incontro si terrà nella stanza attigua al cortile di Palazzo da Mosto.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]