Prima di tutto i fondi e si tratterebbe di miliardi di euro più 500 milioni di euro per le imprese. Poi viene la struttura che affiancherà il commissario straordinario, circa sessanta persone, dipendenti di pubbliche amministrazioni centrali e degli enti territoriali, in possesso dei requisiti di professionalità e delle competenze richiesti in materia di ricostruzione.
La Romagna attende il commissario per la ricostruzione, il generale Francesco Paolo Figliuolo indicato dal consiglio dei ministri, per far entrare nel vivo la fase del post alluvione.
Il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che attualmente è commissario per l’emergenza, sarà subcommissario: si attendono i provvedimenti ufficiali del governo per capire bene il coordinamento e le modalità di lavoro e di integrazione.
Il commissario ha già preso contatti e sta lavorando alla realizzazione della struttura, con personale della difesa, della protezione civile e delle varie amministrazioni.
Rimane il nodo delle risorse: la vicepresidente della Regione con delega alla protezione civile Irene Priolo è tornata a dettagliare le risorse necessarie per i primi lavori, già comunicate alla protezione civile: il totale delle risorse necessarie evidenziate dalla ricognizione è di 1,93 miliardi: 10,6 milioni per l’assistenza alla popolazione, 422 milioni di euro per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua, 1,13 miliardi per il ripristino dei collegamenti viari e 368 milioni per altre tipologie di intervento. Tra questi interventi, quelli già realizzati sono relativi a un importo di oltre 16 milioni, mentre quelli in corso riguardano risorse per 507 milioni.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]