“Questa mattina le tre comunità islamiche di Reggio Emilia hanno celebrato la festa religiosa dell’Eid al parco del Carrozzone. In questi anni insieme ai centri islamici abbiamo fatto un percorso di incontro e conoscenza: oggi siamo più uniti e la diversità è un valore in cui ci riconosciamo reciprocamente”. Lo ha scritto, postandolo insieme a numerose foto, il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi.
Immediata la replica di Alessandro Aragona, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che definisce “inaccettabile che, proprio nei giorni in cui ampollosamente si celebrava il Remilia Pride come festa dei diritti e dell’inclusione, l’amministrazione comunale non abbia avuto nessun problema a presenziare alla Festa islamica del Sacrificio in cui, in bella vista, si esponevano cartelli che legittimavano la peggiore delle discriminazioni a danno delle donne. Ciò ci conferma quello che da sempre sosteniamo, ovvero che nella città delle Persone, la tutela dei diritti e delle libertà individuali è da sempre solo un mero manifesto elettorale, pronta per essere messa ignobilmente da parte all’occorrenza”.
Roberto Salati, sempre su Facebook, posta la foto di un cartello “entrata uomini” scrivendo: “Le donne devono entrare da un altra parte!!! Cosa è successo alla nostra città? Forse le politiche di integrazione e di parità di genere del Pd sono da rivedere? È inaccettabile che nel 2023 ci vengano imposte A CASA NOSTRA delle regole discriminatorie e lontane dalla nostra cultura e tradizione! A Reggio al parco del Carrozzone festa del Sacrificio, proprio dopo pochi giorni dallo sbandierato Gay Pride dove il sindaco e tutti i rappresentanti delle istituzioni locali si sono prodigati per i diritti e l’orgoglio LGBTQIA+.….Ma il rispetto per le donne dov’è finito??? E il rispetto per la cultura del paese che vi accoglie???
Ma non mancano nemmeno i cittadini che si lamentano, commentando direttamente il post del sindaco Vecchi.
“Buongiorno sindaco. La festa per l’esattezza è iniziata ieri sera al tramonto. E questa mattina è ripresa alle ore 6,20 sempre con microfoni a volumi inaccettabili – scrive ad esempio Elisabetta Iotti – La festa è durata più di due ore, usando il microfono e le casse un volume totalmente senza buon senso. Qualsiasi rito, qualsiasi religione, ma l’integrazione di attua anche nel rispetto degli altri, questa mattina questo al carrozzone non è successo. E mi dispiace, perché non è un affronto dell’arrivo di tantissime persone, che hanno parcheggiato ovunque, a quello sfortunatamente siamo abituati. Ma, noi del Carrozzone siamo una comunità che vive accanto a un bellissimo parco, e ci prendiamo sempre il bello e il brutto di quello che succede. Ma ripeto, alle 6,20 del mattino di mercoledì, giorno lavorativo NON va bene.
Nel rispetto della diversità, e anche dell’inclusione, ogni manifestazione, sopratutto in orari “strani” tipo all’alba, andrebbero ancora di più gestite nel rispetto di tutti”.
Luca Tempestini, invece, chiede se “è possibile leggere l’ordinanza della manifestazione dove immagino sia inserita la deroga all’articolo 21 del “Regolamento di Polizia Urbana e civile convivenza” per la manifestazione di questa mattina. Tralascio poi come segnalato da altri residenti il problema della sosta selvaggia nel quartiere e i conseguenti impatti su quello che in teoria prevede il Decreto Gabrielli”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]