E’ ai nastri di partenza la nascita della Camera di Commercio dell’Emilia, la più grande a livello regionale e una delle prime realtà del sistema camerale italiano.
Frutto dell’integrazione tra le Camere di Commercio di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, il nuovo Ente opererà su un territorio che si estende su oltre 8.300 chilometri quadrati e nel quale sono insediate quasi 157.000 localizzazioni di imprese.
Il via definitivo all’integrazione è giunto ieri con decreto regionale, che segue di poche settimane l’intesa raggiunta tra le organizzazioni imprenditoriali delle tre province interessate sulla governance della Camera di Commercio dell’Emilia.
Dopo anni passati nel limbo di osservazioni, chiarimenti e contestazioni rispetto ad una riforma che già all’inizio del 2017 aveva prodotto il via libera da parte dei Consigli generali dei tre Enti di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, lo sblocco della situazione era giunto già nelle prime settimane del 2023 con decreto regionale, in cui si fissavano i parametri della rappresentanza in capo alle diverse categorie.
Decisivo, comunque, era proprio il passaggio legato all’intesa tra le organizzazioni d’impresa e le forze sociali presenti in Camera di Commercio, che ha tra l’altro confermato a Parma la sede legale del nuovo Ente e determinato una presenza paritetica dei consiglieri espressi dalle tre province (33 in totale) nel Consiglio generale, chiamato, a giorni, ad un insediamento cui corrisponderà l’elezione del presidente.
“Con grande senso di responsabilità e in spirito collaborativo -– sottolinea Stefano Landi, Commissario straordinario della Camera di Commercio di Reggio Emilia – le associazioni d’impresa hanno concluso un percorso complesso e, al tempo stesso, molto soddisfacente negli esiti, segnati dalla condivisione profonda di obiettivi e visioni riguardo il ruolo e le strategie cui la Camera di Commercio dell’Emilia dovrà improntare la propria azione, valorizzando al meglio gli alti livelli di efficienza consolidati anche in questi anni difficili per il sistema economico e per le stesse realtà camerali”.
La nuova Camera di Commercio dell’Emilia, come si è detto, sarà la più grande dell’Emilia-Romagna, si collocherà all’ottavo posto tra quelle italiane e sarà al servizio di quasi 157.000 localizzazioni di imprese con oltre 540.000 addetti, un valore aggiunto di 46,8 miliardi ed un export che si attesta a quasi 30 miliardi di euro: cifre che rappresentano il 30% dell’intera economia della regione.
Da un punto di vista patrimoniale/finanziario, la nascente Camera di Commercio avrà più di 70 milioni di euro di patrimonio netto e quasi 25 milioni di incassi annuali.
IL PRIMO CONSIGLIO GENERALE
DELLA CAMERA DI COMMERCIO DELL’EMILIA
Il Consiglio generale della Camera di Commercio dell’Emilia, chiamato alla nomina del presidente e dei vicepresidenti, rappresenta le diverse categorie e le tre realtà provinciali che fanno riferimento al nuovo Ente ed è composto da:
In rappresentanza dell’industria: Claudia Munari, Stefano Landi, Alberto Viappiani, Gabriele Buia, Silvia Angelo, Luigi Prospiti, Sabrina Dallagiovanna; per l’artigianato: Roberto Prearo, Azio Sezzi, Paola Gallina, Barbara Piccinini, Filippo Cella; per il commercio: Dario Domenichini, Francesca Lombardini, Francesca Chittolini, Vittorio Dall’Aglio, Fausto Arzani; per i servizi alle imprese: Riccardo Pilati, Cristina Marasi, Paolo Giuffredi, Daniel Negri, Alessandra Tencati; per l’agricoltura: Lorenzo Catellani, Marco Orsi; per trasporti e spedizioni: Giovanni Rivaroli; per la cooperazione: Loretta Losi; per altri settori: Raffaele Chiappa; per Credito e Assicurazioni: Davide Goldoni; per turismo: Claudio Franchini, Ludovica Cella; per organizzazioni sindacali dei lavoratori: Luca Chierici; per le associazioni di tutela dei consumatori: Luca Braggion; per i liberi professionisti: Francesco Castria.
Ultimi commenti
buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!