Torma alla piena funzionalità e disponibilità della comunità il rinnovato polo culturale “Il Pico” nel cuore di Mirandola, nel Modenese. La nuova vita per lo storico edificio danneggiato dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 arriva dopo un complesso intervento di recupero e messa in sicurezza.
Il taglio del nastro oggi col presidente della Regione e Commissario delegato alla ricostruzione post sisma 2012, Stefano Bonaccini, insieme al sindaco Alberto Greco.
Inserito nel Programma delle opere pubbliche e beni culturali per la realizzazione di un intervento di miglioramento sismico, ha richiesto un investimento complessivo di 9,4 milioni finanziato dalla Regione con oltre 3,6 milioni di euro e 5,7 milioni del Comune.
“È straordinario vedere questo polo della cultura, simbolo della comunità locale, tornare ad essere uno spazio vivo e centrale per Mirandola- afferma Bonaccini-. Una riprova del fatto unità e lavoro di squadra, alla base anche di questo intervento, rappresentano il primo passo per ripartire. Un altro segno di fiducia e speranza nel momento in cui davanti abbiamo la ricostruzione dopo l’alluvione: insieme abbiamo risollevato l’Emilia, lo stesso succederà con la Romagna”.
“Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un progetto condiviso- chiude il presidente della Regione- fortemente voluto dalla cittadinanza, per restituire soprattutto alle ragazze e ai ragazzi, che ne sono i principali fruitori, un bene culturale di prestigio, ora fruibile in sicurezza, inserito in centro storico rivitalizzato, grazie anche alla riqualificazione degli spazi e del patrimonio pubblico”.
I nuovi spazi
Un profondo restyling degli interni, che ha consentito di ricavare numerose sale studio e una biblioteca di oltre 46mila volumi.
La biblioteca “Eugenio Garin” occuperà la superficie più ampia de “Il Pico”, tra piano terra e primo piano, con oltre 200 posti lettura allestiti, aree dedicate ad attività per i più piccoli 0-3 anni e dei bambini.
È prevista anche una sala giochi, un’aula interattiva, l’emeroteca, una caffetteria al piano terra, una sala conferenze multimediale che potrà ospitare fino ad un massimo 80 persone.
Al secondo piano spazi per smart working e coworking, mentre nell’ala est (tra via Verdi e il cortile interno) al primo e secondo piano, sono state ricavate sei aule universitarie per il corso inter-ateneo dell’Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Verona, e Università di Trento “Ingegneria dei sistemi medicali per la persona” e al nuovo corso ITS (a partire dal 2025).
Al Polo culturale troveranno la loro sede definitiva anche il Centro documentazione sisma Emilia 2012 e il Centro Internazionale Studi Giovanni Pico.
La struttura potrà beneficiare dei parcheggi (gratuiti) antistanti su Piazza Garibaldi e Via Verdi, oltre alla capienza garantita dall’ex piazzale della stazione delle corriere sulla Circonvallazione.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]