Il consigliere comunale della Lega, Matteo Melato, presenterà oggi in consiglio comunale un ordine del giorno urgente, sottoscritto da tutto il gruppo, che chiede di indire un referendum consultivo sul tema della Ztl. Lo annuncia, su Facebook, lo stesso Melato spiegando che “il centro storico è di tutta la città, pertanto i cittadini possono e devono decidere quale futuro vogliono”, attraverso “uno strumento di democrazia previsto dal nostro regolamento, mai utilizzato prima”.
Mettere alla conta i “sì ztl” e i “no ztl”, senza sapere se questa benedetta ztl sia o, come temo fortemente, non sia parte di un progetto complessivo per il miglioramento della mobilità urbana, rischia semplicemente di “buttarla in caciara” fra tifoserie e interessi di parte, vanificando un’importante occasione per un’analisi puntuale e razionale dei provvedimenti di imminente adozione da parte dell’amministrazione comunale. Un centro storico che venisse chiuso al traffico quale atto finale di un articolato processo di riorganizzazione della viabilità urbana, che prevedesse innanzitutto un adeguato numero di parcheggi gratuiti prossimi all’esagono della circonvallazione, immagino che difficilmente verrebbe contestato dalla cittadinanza, che potrebbe godere sia di un agevole e rapido accesso al centro storico a piedi o in bicicletta, sia di una migliorata vivibilità del centro storico medesimo. Oggi invece, a quanto è dato sapere, l’amministrazione comunale intende unicamente imporre una ztl fortemente impattante, senza essersi premurata di presentarla e proporla preventivamente in modo adeguato alla popolazione e soprattutto senza che essa appaia essere parte organica di un progetto più ampio di riorganizzazione e di effettivo miglioramento della mobilità nel centro storico. La previsione di rendere addirittura a pagamento parcheggi attualmente gratuiti, come ad esempio quello di Via Cecati, senza che sia stata contestualmente predisposta una razionale ed efficiente rete di parcheggi scambiatori esterni, serviti in modo adeguato (cioè non come avviene ora) dal servizio di trasporto pubblico, ritengo sia un esempio eloquente di quanto il malcontento e la contrarietà di tanti cittadini siano ragionevoli e condivisibili. Quando poi leggo che i genitori dei bambini che frequentano le scuole presenti su Via Emilia S. Stefano non avrebbero motivo di lamentarsi perché al parcheggio ex Zucchi la sosta sarebbe gratuita per 15 minuti, capisco e condivido a maggior ragione il malcontento e la contrarietà di tanti miei concittadini.