Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam/Confartigianato sono tornati ad esprimere la propria contrarietà alle limitazioni al traffico in centro storico previste nel Pums recentemente approvato in consiglio comunale e, in particolare, sull’introduzione della Ztl in corso Garibaldi e in via Emilia Santo Stefano. Dopo il documento unitario diffuso un mese fa, questa mattina i rappresentanti della quattro associazioni, nel corso di una conferenza-stampa, hanno denunciato nuovamente la “assoluta mancanza di confronto” da parte del Comune, ricordando al sindaco Luca Vecchi come, nel corso di un incontro durante la campagna elettorale del 2019, avesse detto no all’ampliamento della Ztl.
Per Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam/Confartigianato servirebbe un City manager per il centro storico per mediare tra associazioni di categoria e Comune, collegamenti più frequenti tra i parcheggi scambiatori (mantendendo la sosta gratuita) e le vie più centrali, oltre a una maggiore illuminazione franchigia degli stalli a pagamento.
Intanto anche domani, sabato 10 giugno, cittadini, commercianti, professionisti e anche alcune parrocchie raccoglieranno firme contro l’estensione della zona della Ztl nel centro storico, dopo il migliaio già raccolto martedì scorso un comitato di cittadini è sceso in campo contro le restrizioni al in via Emilia Santo Stefano e Corso Garibaldi.
Nel video Maria Giulia Carpi, in rappresentanza del comitato che comprende cittadini, professionisti, studenti, ma anche parrocchie (le firme sono state raccolte in piazza Ugolini, davanti alla chiesa di Santo Stefano), aveva detto: “Nel quartiere sono tutti contrari alla decisione del Comune: così si fa morire il centro”.
(video-intervista di Glauco Bertani)
Dice un conoscente che ha bazzicato un po’ le raccolte di firme nei quartieri reggiani:
“Il Comune VUOLE fare una determinata cosa. Si forma un comitato di cittadini contrari. Vengono allertati gli iscritti e i simpatizzanti PD della zona e non, che provvedono istituendo un comitato a favore della scelta comunale. Essi sono più facilmente numerosi dell’altro comitato (infatti chi a Reggio non è iscritto al PD o almeno suo simpatizzante, per amore o per interesse ?). Vince dunque la scelta del comune, ed esso può fieramente proclamare “ce lo hanno chiesto i cittadini” “.