Al momento “deploriamo il decesso di due persone. Una terza si trova in stato di morte cerebrale”. Lo ha detto il procuratore di Parigi, Remi Heitz, aggiungendo che l’aggressore ha gridato ‘Allah Akbar’. “Il terrorismo ha nuovamente colpito il nostro territorio”, ha dichiarato in conferenza stampa. Heitz ha confermato che quattro persone vicine all’aggressore sono attualmente in stato di fermo.
Arresti. Il padre e i due fratelli del presunto killer di Strasburgo, Cherif Chekatt, sono tra le persone fermate dagli inquirenti francesi. Lo riferiscono fonti di polizia citate da Bfm-Tv che aggiunge che alcuni membri della famiglia sono noti per essere radicalizzati.
La strage. Il terrore torna a colpire la Francia con un attacco ai mercatini di Natale del centro storico di Strasburgo, nell’Est del Paese, cuore dell’Europa e casa del Parlamento europeo. Il bilancio è di tre morti, undici feriti e un livello di allerta attentati in tutto il Paese.
Erano circa le 20 quando un uomo, identificato poi nel 29enne Cherif C., già segnalato con il “fiche’ S” per radicalizzazione, ha aperto il fuoco in rue Orfe’vres, uccidendo tre persone – secondo quanto ha riferito il ministro dell’Interno Christophe Castaner, anche se il sindaco della città e i media locali parlano di quattro vittime – e ferendone 11, tra loro, in maniera non grave, anche un giovane giornalista italiano. L’uomo sarebbe fuggito a bordo di un taxi: dopo essersi scontrato a due riprese con le forze dell’ordine il sospetto è saltato su un taxi, riferisce Bfmtv, precisando che non è chiaro se al momento avesse un passeggero in ostaggio.
L’autista ha raccontato successivamente alle forze dell’ordine che l’uomo era ferito ad un braccio e si è fatto lasciare in prossimità del commissariato di polizia del quartiere di Neudorf.
Il killer, identificato, era finito già in carcere in passato per aggressione. In seguito era stato segnalato come elemento ‘radicalizzato’ e come minaccia per la sicurezza nazionale. Si chiama Cherif C., 29 anni, di origini nordafricane ma nato a Strasburgo. Per prenderlo la polizia ha messo in piedi una caccia all’uomo imponente. Blindato il centro storico dove nessuno è stato fatto più entrare, solo uscire. Pattugliate palmo a palmo le strade deserte, anche con un elicottero. Il sindaco della città Roland Ries, ha subito parlato di un attentato terroristico e ha invitato tutti ad asserragliarsi dentro casa.
Le autorità francesi hanno trovato del materiale esplosivo nell’abitazione dell’attentatore. La scoperta è stata fatta durante una perquisizione dell’abitazione poche ore prima dell’attacco. Le forze dell’ordine, ha detto Morisse senza fornire ulteriori dettagli, erano andate nella casa per arrestare l’uomo.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]