E’ quasi un’anticipazione della sagra settembrina della Giareda – data la densità di proposte culturali, religiose, artistiche, ricreative – questa prima edizione di ‘I giorni del miracolo’, non uno come in passato, ma tre giorni – dal 28 al 30 aprile – per ricordare a Reggio Emilia il primo miracolo della Madonna della Ghiara: la guarigione del sordomuto Marchino, un ragazzino della montagna che si fermava a pregare davanti all’immagine della Beata Vergine con il Bambino, all’epoca, fine del 1596, posta all’angolo del muro del convento dei Servi di Maria. Il miracolo avvenne il 29 aprile di quell’anno.
Un secondo evento miracoloso, fu operato dalla Madonna di Reggio il 5 maggio dello stesso 1596 nella località di Fivizzano, comune oltre il crinale appenninico: una donna inferma da anni per una malattia incurabile viene a sua vota miracolata con una guarigione completa. Da quel momento la Madonna del miracolo di Fivizzano viene venerata come la Madonna di Reggio nel paese in provincia di Massa Carrara.
La Fabbriceria della Ghiara, il Comune e la comunità dei Servi di Maria hanno ritenuto importante riportare all’attenzione della città il collegamento tra l’esistenza della basilica della Ghiara e i temi di fede che mossero la comunità di allora: la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII sono stati per Reggio Emilia periodi di grande fervore religioso e anche di sviluppo economico.
LE INIZIATIVE – La tre giorni di aprile 2023 è collegata dunque a doppio filo con la sagra di settembre (l’8 settembre si celebra la Nascita di Maria), certo per i temi di fede e per il principale luogo celebrativo, la basilica seicentesca in cui l’immagine miracolosa fu traslata dopo quel primo miracolo, ma anche per partecipazione della città, delle attività produttive e commerciali, e per proposte culturali che non hanno nulla da invidiare alla Giareda.
Si avranno infatti l’esordio dei Madonnari di Rodomonte Gonzaga (Mantova) che disegneranno le loro opere sul selciato del corso Garibaldi davanti alla basilica, i commercianti del corso e di Confesercenti che offriranno ai bambini la possibilità di essere a loro volta ‘artisti di strada’, gli sbandieratori di Fivizzano, l’esibizione dei maggerini della Compagnia maggistica Monte Cusna di Asta, lo spettacolo teatrale ‘ Il miracolo di Marchino’. Non mancheranno, fra le altre iniziative, un incontro in basilica con monsignor Tiziano Ghirelli tra arte e fede e visite gratuite e guidate al Museo della basilica della Ghiara.
HANNO DETTO – “Sono tre giorni di festa che hanno l’obiettivo di far riscoprire a famiglie e bambini le origini religiose, sociali e culturali della devozione alla Madonna della Ghiara e della nascita della splendida basilica – ha detto l’assessora a Valorizzazione del centro storico, Commercio e attività produttive Mariafrancesca Sidoli – La festa del primo miracolo, fino a metà Ottocento, coincideva con a sagra di Reggio, che durava per quasi tutto maggio lungo tutto corso Garibaldi e vedeva il trasferimento e la permanenza in città della Corte ducale. Una inattesa e devastante nevicata, che procurò gravi danni alle strutture della fiera, agli animali esposti e quindi agli operatori, portò all’abbandono di questa tradizione, fino alla istituzione negli anni Ottanta del Novecento della sagra della Giareda come oggi la conosciamo, in settembre. Ora riportiamo all’attenzione della città l’evento di aprile, che è quello generativo, arricchendo le iniziative intorno alla Madonna della Ghiara e in centro storico, grazie all’impegno della Fabbriceria, dei Servi di Maria, di Confesercenti e alla partecipazione degli commercianti di corso Garibaldi e di Palazzo Magnani. E’ un evento di apertura del percorso verso la Giareda di settembre e si inserisce nell’esordio della programmazione culturale primaverile ed estiva della città”.
L’assessora ha poi segnalato l’apertura del Bando (vedere nota allegata) per partecipare al Concorso di poesia dialettale, il cui premio sarà conferito in settembre, in occasione della Giareda.
“E’ l’inizio di un percorso nuovo, che vuole riportare al centro della conoscenza e della consapevolezza da parte dei cittadini di quanto attiene la basilica della Ghiara e il miracolo di Marchino – ha spiegato Gino Farina, presidente della Fabbriceria laica della Ghiara – Il nostro intento è che questo progetto prosegua, si arricchisca e si affermi nei prossimi anni, recuperando anche il gemellaggio, istituito nel 2001, con Fivizzano, dove avvenne il secondo miracolo, la guarigione di una malata, Margherita, dopo l’apparizione della Madonna di Reggio”.
“Da sabato 29 aprile, davanti ai negozi di corso Garibaldi e presso Palazzo Magnani – ha detto Dario Domenichini, presidente di Confesercenti – saranno sistemati tavolini con pastelli e fogli, bianchi o con immagini predefinite da colorare, a disposizione di bambini e famiglie per disegnare e colorare soggetti, rappresentare impressioni e idee, ad esempio dopo la visita alla basilica o aver ammirato le opere dei Madonnari, le esibizioni degli Sbandieratori o gl spettacoli a tema. Non è prevista attività mercatale, che resta riservata alla Giareda, ma il corso Garibaldi sarà anche in questa occasione una bella occasione di incontro tra esercenti e famiglie”.
Le celebrazioni vedranno il coinvolgimento delle autorità civili e religiose dei due Comuni, Reggio Emilia e Fivizzano, con la partecipazione dei vescovi di Reggio Emilia-Guastalla e Massa Carrara per ricordare il gemellaggio spirituale promosso dal padre servita Fiorenzo Maria Gobbo che ha per simbolo un cippo, collocato nel 2011 al passo del Cerreto.
IL PROGRAMMA DEL 28-30 APRILE
Il programma di ‘I giorni del Miracolo’ prevede lo svolgimento di celebrazioni religiose ed iniziative di carattere culturale nella basilica della Ghiara, nel chiostro minore della Ghiara e in corso Garibaldi.
Venerdì 28 aprile alle ore 21 l’incontro in basilica, tra spiritualità ed arte, con monsignor Tiziano Ghirelli (in collaborazione con la parrocchia di Sant’Agostino).
Sabato 29 aprile
ore 7,15 – Celebrazione eucaristica con le Case della Carità;
ore 9 – Inizio della realizzazione dei dipinti a gesso del gruppo dei Madonnari di Rodomonte Gonzaga davanti alla basilica della Ghiara. Le opere riproporranno personaggi, luoghi e temi legati ai miracoli della Madonna della Ghiara;
ore 10,30 – In basilica, messa solenne presieduta dall’arcivescovo Giacomo Morandi;
ore 12 – Nel chiostro minore della Ghiara, su corso Garibaldi, inaugurazione della mostra delle opere di alcuni artisti e associazioni del territorio, che presentano soggetti realizzati per i giorni del Miracolo;
ore 15 – Inizio della manifestazione ‘Bambini artisti di strada’, in collaborazione con i commercianti di corso Garibaldi e di Confesercenti: i bambini potranno cimentarsi con disegni e attività creative, esprimendo la loro partecipazione alle iniziative;
ore 21 – Al teatro parrocchiale di Sant’Agostino, la rappresentazione di ‘Il miracolo di Marchino’, di Anna e Carla Bazzani, rappresentata per la prima volta in occasione delle Celebrazioni del 2019.
Domenica 30 aprile
ore 15.30 – Esibizione del gruppo Sbandieratori di Fivizzano;
ore 16 – Spettacolo di canto del Maggio Drammatico con la Compagnia maggistica Monte Cusna di Asta: Le vele dei crociati di Luca Sillari, ispirato liberamente alla vita di san Francesco d’Assisi. Inoltre, si propongono, in costume, alcuni momenti e canti nella tradizione culturale popolare dell’Appennino;
ore 17 – Dialogo di Zeno Davoli e Francesco Leonardi sui miracoli di Reggio Emilia e Fivizzano e sulle conseguenze storiche di questi eventi sino ad oggi.
Nei giorni 29 e 30 aprile il Museo della Ghiara sarà aperto con visite libere e guidate dalle 15 alle 18.
In corso Garibaldi sarà presente un gazebo dedicato al Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano e al Comitato per la promozione del Cammino matildico del Volto santo. La Via matildica del Volto santo è un cammino di fede che si snoda da Mantova a Lucca e attraversa Reggio Emilia, lungo lo stesso corso Garibaldi, e la sua provincia.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]