Festa della Liberazione, Bonaccini: la storia non si riscrive

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Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Siamo alla vigilia del 25 aprile, Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo, che dovrebbe unire tutti gli italiani che abbiano a cuore sinceri valori democratici. La libertà, la pace e la democrazia, furono riconquistate grazie anche al sacrificio di tante e tanti che diedero la loro vita e di tanti altri che la misero a rischio. Tra loro vi erano persone che provenivano da culture politiche differenti, ma tutti accomunati dalla voglia di riconquistare la libertà e cacciare un regime assassino.
Chi governa il Paese non può essere distante dai valori di libertà e antifascismo su cui si fonda la nostra Costituzione, o rimetterli in discussione.

Né si può riscrivere la storia, tanto più se si ricoprono ruoli istituzionali. Se lo metta in testa, ad esempio, il Presidente del Senato La Russa: la Costituzione e’ antifascista.

Tanti di noi saranno nelle piazze a celebrare una ricorrenza che dovrebbe unire tutti gli italiani e a ricordare la Resistenza e le tante donne e uomini che, ripetiamolo ancora una volta, si batterono per darci la democrazia e la libertà di cui godiamo oggi.

Io sarò la mattina del 25 aprile in piazza a Bologna, nel pomeriggio a Gattatico, presso Casa Cervi. Così come ieri ero a ricordare i fatti di Paganine, nel modenese”.