Luminarie dei colori della bandiera Usa con la scritta ‘Welcome Bruce’ all’ingresso della via della movida di Ferrara, le foto d’autore del rocker nella rotonda Foschini a fianco del Teatro Comunale, un villaggio – a pochi passi dalla stazione – per l’accoglienza (Ferrara Springsteen Village) e un nuovo programma di eventi culturali (che si aggiunge a quello concertistico già promosso) dedicato alla presentazione di libri e a mostre a tema rock.
Sono le ultime novità del calendario di appuntamenti e di iniziative che l’Amministrazione di Ferrara ha realizzato in vista del concerto di Bruce Springsteen del prossimo 18 maggio.
“Manca un mese esatto – dice il sindaco Alan Fabbri – e tantissime sono le novità. Pochi giorni fa abbiamo annunciato i 13 eventi musicali con band del nostro territorio e dei territori limitrofi, oggi presentiamo ulteriori iniziative diffuse. Come avevamo anticipato, poiché il concerto di Bruce Springsteen è un evento della città per la città, vogliamo garantire il massimo coinvolgimento e trarre le maggiori opportunità da questa data che, torno a sottolinearlo con forza, è la prima data del tour italiano dopo circa sette anni. Un momento storico e al vertice degli appuntamenti emiliano-romagnoli, e non solo, di quest’anno”.
Nel dettaglio su via Carlo Mayr calerà presto un “Cielo luminoso americano”, grazie all’installazione di circa 180 paralumi dei colori rosso-blu e bianco (i colori della bandiera statunitense) con lampade a tecnologia led. L’ingresso della via, all’incrocio di corso Porta Reno, sarà sormontato da una grande scritta, sempre luminosa, di benvenuto: “Welcome Bruce”.
I lavori di installazione sono in programma dai prossimi giorni. A breve inizierà inoltre l’allestimento del parco Marco Coletta, a pochi passi dalla stazione (ai piedi del Grattacielo) che diventerà – dal 17 al 19 maggio – il Ferrara Springsteen Village, con stand per il food and beverage e punti informativi.
Si arricchisce inoltre il programma di iniziative del calendario “Waiting for Bruce”.
Ai 13 concerti, in una dozzina di locali cittadini, si aggiungono anche mostre e presentazioni di libri.
In particolare: nella rotonda Foschini (corso Giovecca 22) dal 4 maggio al 4 giugno saranno esposti gli scatti del celebre fotografo internazionale Giovanni Canitano che ha legato il suo nome, in particolare, all’epopea del rock americano. È considerato il più grande performer di tutti i tempi e la sua rassegna ferrarese a cielo aperto titolerà “Love it live”.
Sempre in ambito fotografico, dal 7 maggio (con inaugurazione alle 17:30) al laboratorio aperto ex teatro Verdi sarà allestita la mostra di Maurizio Cavallari (a cura dell’associazione culturale Music Road), con foto dai tour mondiali di Bruce Springsteen.
Il programma è inoltre integrato dalle presentazioni letterarie.
L’11 maggio alle 18:00 nella sala del ridotto del teatro Abbado, l’autrice Patrizia De Rossi presenterà il suo “Bruce Springsteen – The last man standing”. Il 13 maggio, alla stessa ora, all’accademia Ferrara (piazzetta Giovanni da Tossignano, 2) Luca Miele, giornalista di Avvenire, parlerà invece del suo “Everybody’s got a hungry heart” dall’incipit di una celebre canzone del ‘Boss’.
Il 16 maggio, sempre alle 18:00, nella sala del ridotto, sarà la volta del fotografo Frank Stefanko, che – in collegamento dal New Jersey – presenterà al pubblico il suo volume “Bruce Springsteen. Further up the road”. Parteciperanno il sindaco Fabbri e il promoter italiano di Springsteen Claudio Trotta. Gli scatti di Stefanko sono stati scelti per alcune copertine rocker.
Conclusione del programma di eventi con un altro grandissimo nome: Ferrara accoglierà infatti (il 17 maggio alle 18:00, sempre al ridotto) Eshkol Nievo, scrittore israeliano nipote di Levi Eshkol, terzo Primo ministro di Israele. Nievo ha definito Bruce Springsteen uno dei suoi miti e gli ha dedicato diverse citazioni in articoli e interviste.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]