Il nuovo film di Marco Bellocchio, Rapito, sarà in concorso al festival di Cannes (16-27 maggio) e uscirà subito in sala il 25 maggio distribuito da 01 Distribution.
Il film (una storia che aveva interessato anni fa anche Steven Spielberg) è incentrato sulla storia di Edgardo Mortara, il bambino ebreo che nel 1858 fu strappato alla sua famiglia di origine per essere allevato da cattolico sotto la custodia di Papa Pio IX, suscitando un caso internazionale.
Nel 1858, nel quartiere ebraico di Bologna, i soldati del Papa irrompono nella casa della famiglia Mortara. Per ordine del cardinale, sono andati a prendere Edgardo, il loro figlio di sette anni. Secondo le dichiarazioni di una domestica, ritenuto in punto di morte, a sei mesi, il bambino era stato segretamente battezzato. La legge papale è inappellabile: deve ricevere un’educazione cattolica. I genitori di Edgardo, sconvolti, faranno di tutto per riavere il figlio. Sostenuta dall’opinione pubblica e dalla comunità ebraica internazionale, la battaglia dei Mortara assume presto una dimensione politica. Ma il Papa non accetta di restituire il bambino.
Il film (titolato in precedenza La Conversione) è una produzione IBC Movie e Kavac Film con Rai Cinema in coproduzione con Ad Vitam Production (Francia) e The Match Factory (Germania) ed è prodotto da Beppe Caschetto e Simone Gattoni, coprodotto con la partecipazione di Canal +, Cine’ + e Br/Arte France Cinéma.
Interpretato da Paolo Pierobon, Fausto Russo Alesi, Barbara Ronchi, e da Enea Sala (Edgardo Mortara da bambino) e Leonardo Maltese (già protagonista del Signore delle formiche di Amelio, qui Edgardo ragazzo) e con Filippo Timi e Fabrizio Gifuni; completano il cast Andrea Gherpelli, Samuele Teneggi, Corrado Invernizzi.
Bologna – Roccabianca di Parma, dove è stata ricostruita la casa della famiglia Mortara. Piazza Maggiore, a Bologna, con Palazzo d’Accursio e alcune parti del centro storico. La chiesa di San Barnaba, a Modena.
C’è molta Emilia-Romagna nel nuovo film di Marco Bellocchio, “Rapito”, in concorso in concorso per la Palma d’oro 2023 e che uscirà in sala il 25 maggio distribuito da 01 Distribution.
“Non possiamo che essere soddisfatti per questo risultato- commenta Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura e Paesaggio-, che riconosce, ancora una volta, la straordinarietà dell’opera di Bellocchio, caratterizzata da una narrazione innovativa e anticonformista, e da un approccio mai scontato a storie e persone. A questa soddisfazione- prosegue Felicori- si aggiunge anche quella per un’Emilia-Romagna sempre più centrale nella produzione cinematografica italiana, non solo perché i suoi territori accoglienti vengono scelti come set, ma anche per il sostegno economico che questa Regione dà alle produzioni favorendo creatività e sviluppo economico al tempo stesso”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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