Lunedì da dimenticare per Piazza Affari, che fa peggio delle Borse europee per il maggior peso delle banche nei suoi indici. Gli istituti di credito sono stati pesantemente venduti sulla scia delle preoccupazioni per l’inatteso fallimento della statunitense Silicon Valley Bank (SVB), nonostante le autorità americane siano prontamente intervenute per rassicurare gli investitori. La soluzione proposta da Fed, Dipartimento del Tesoro e Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) non ha infatti frenato la perdita di fiducia degli investitori sul settore finanziario, che ha contagiato anche il Vecchio Continente. Le autorità hanno cercato di mandare messaggi rassicuranti, con la Commissione europea che ha affermato che SVB ha una presenza limitata nell’UE, sottolineando di stare monitorando la situazione.
A Milano, forte calo del FTSE MIB (-4,03%), che ha toccato 26.184 punti proseguendo una serie negativa, iniziata giovedì scorso, di tre ribassi consecutivi; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share è crollato dell’1,54%, scendendo fino a 29.481 punti.
Tra le principali Borse europee sessione nera per Francoforte, che lascia sul tappeto una perdita del 3,04%, in perdita Londra, che scende del 2,58%, e pesante Parigi, che segna una discesa di ben -2,9 punti percentuali.
Pesante anche il FTSE Italia Mid Cap (-3,39%); sulla stessa linea, depresso il FTSE Italia Star (-1,83%).
A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 3,05 miliardi di euro, con un incremento di ben 834,1 milioni di euro, pari al 37,56% rispetto ai precedenti 2,22 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,55 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,66 miliardi di azioni.
Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, seduta senza slancio per Italgas, che riflette un moderato aumento dell’1,05%. Piccolo passo in avanti per Terna, che mostra un progresso dello 0,61%, e Snam, +0,57%.
Le peggiori performance, invece, si sono registrate su BPER, che ha chiuso a -9,51%. In rosso Unicredit, che evidenzia un deciso ribasso del 9,01%, e per Banco BPM, che scende dell’8,09%. Sensibili perdite per Banca Mediolanum, in calo del 7,76%.
In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Cembre (+2,05%) e Reply (+0,99%).
I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Banca Popolare di Sondrio, che ha archiviato la seduta a -10,62%, e su Credem, in calo del 7,54%. Lettera su Banca MPS, che registra un importante calo del 7,33%.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]