Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi e tutti gli altri 28 imputati sono stati assolti dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo conclusosi oggi a Milano sul caso Ruby ter. Per i giudici della settima sezione penale del Tribunale di Milano il fatto non sussiste: la formula di assoluzione è dunque piena, “la più ampia e più piena possibile, non posso che essere enormemente soddisfatto”, come ha sottolineato l’avvocato di Berlusconi, Federico Cecconi. Talmente piena, che Forza Italia non ha perso tempo a contrattaccare chiedendo, ha detto nell’Aula della Camera il capogruppo di Fi Alessandro Cattaneo, “la immediata calendarizzazione della proposta di legge sulla istituzione di una commissione parlamentare di inchiesta sull’uso politico della magistratura, per fare chiarezza su 25 anni di lotte giudiziarie usate come arma di scontro politico”. “Diamo un abbraccio al presidente Berlusconi e chiediamo verità su anni di feroci battaglie giudiziarie”, ha aggiunto Cattaneo manifestando “amara soddisfazione” per la sentenza assolutoria.
Immediate le felicitazioni anche degli alleati di governo. “L’assoluzione di Silvio Berlusconi è un’ottima notizia che mette fine a una lunga vicenda giudiziaria che ha avuto importanti riflessi anche nella vita politica e istituzionale italiana. Rivolgo al presidente Berlusconi a nome mio e del Governo un saluto affettuoso”, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, mentre il vicepremier e ministro Matteo Salvini si è detto “felice per l’assoluzione di Silvio dopo anni di sofferenza, insulti e inutili polemiche”.
Al centro del processo le famose feste ad Arcore. L’accusa aveva chiesto la condanna a sei anni di reclusione per Berlusconi per i pagamenti effettuati tra il 2011 e il 2015 alle giovani che presenziavano ai festini. Secondo la Procura di Milano, infatti, quei circa 10 milioni di euro sarebbero stati il frutto della corruzione, un modo perché le ragazze mentissero o non dicessero tutta la verità nei processi Ruby e Ruby bis.
Ma così, per i giudici, non fu. Con Berlusconi, assolte dunque anche Karima el Mahroug, meglio nota come Ruby, e le altre ragazze che erano state ospiti dell’ex premier a villa San Martino. Uscendo dal tribunale, Karima el Mahroug si è detta “contenta perché una parte di verità è emersa“. E ha aggiunto: “Quella di Ruby è stata tutta un’invenzione, il mio nome rimane Karima e ora è finito un incubo”.
Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, che rappresentava l’accusa, dopo la sentenza ha invece dichiarato che “le prove dal nostro punto di vista ci hanno dato la convinzione che ci siano state false testimonianze e corruzione“. Circa la possibilità di ricorrere in appello, “leggeremo le motivazioni della sentenza” ha aggiunto.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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