Suona il pianoforte, spiega e racconta: smonta un pezzo celebre, lo rimonta, ci entra nelle pieghe e lo spettatore ne resta attonito. Quella di Emanuele Ferrari è un’alchimia che si ripete ogni volta. Pianista, ricercatore di musicologia e storia della musica presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e Didattica della musica, ha abituato il suo pubblico a lezioni-concerto che sono un nuovo modo di fare musica, per capirla e amarla fin da subito. Durante una lezione-concerto, suona un unico brano e pian piano ne svela tutti i suoi segreti.
La Fondazione I Teatri lo ha invitato anche quest’anno per due incontri, parte di un ciclo dal titolo: I volti della passione. Il primo appuntamento sarà sabato 11 febbraio, ore 18.00 Teatro Cavallerizza con Bach: Preludio e Fuga in Fa diesis minore, dal Clavicembalo ben temperato, Vol. II.
Nel Preludio e Fuga in Fa diesis minore, Bach riversa la smisurata ampiezza della sua sensibilità, dei suoi interessi, della sua onnisciente comprensione della musica e, vorremmo aggiungere, della vita. L’umano dolore si fonde con la speranza rischiarata dalla fede, la scienza musicale più severa si allea con le emozioni più profonde, in un pezzo sbalorditivo che dilata pochi minuti di musica in un affresco di amplissimo respiro.
Secondo appuntamento sabato 18 marzo, ore 18.00, Teatro Cavallerizza con Rachmaninov: Momento Musicale Op. 16 n. 1 in Si bemolle minore. Nel primo Momento Musicale di Rachmaninov la capacità della musica di parlare al cuore è trasformata in una vera e propria liturgia delle emozioni, all’incrocio tra la sfera del sacro, del visionario e del primitivo. Questo pezzo misterioso e avvincente sembra quasi anticipare le intuizioni del filosofo Jean-Paul Sartre, che pochi anni dopo avrebbe descritto le emozioni come una sopravvivenza, nell’uomo moderno, di un modo di sentire il mondo ancora legato alla magia.
Biglietti disponibili su www.iteatri.re.it
Emanuele Ferrari è pianista e ricercatore di musicologia e storia della musica presso l’Università di Milano-Bicocca, dove insegna Musica e Didattica della musica. È autore di quattro monografie e decine di saggi di estetica e critica musicale. Ha tenuto concerti, lezioni-concerto, master classes, relazioni a convegni, conferenze, e pubblicato saggi, in: Italia, Svizzera, Francia, Spagna, Germania, Olanda, Svezia, Cipro, Colombia, Brasile e Stati Uniti. I suoi spettacoli pianistici e narrativi sono stati trasmessi in TV sul canale satellitare Sky Classica HD e per radio da La Fenice Channel, radio web del teatro La Fenice di Venezia. Spettacoli “in cui il protagonista è un artista solo” (“Musica”), “geniale” (La Stampa), che “svela tutti i segreti di una composizione” (“Corriere della Sera”). Ospite, tra l’altro, delle Settimane Musicali di Stresa (2018 e 2019), del Teatro Dal Verme (per nove stagioni consecutive, come solista e con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali) e della Società del Quartetto di Milano, della Cavallerizza di Reggio Emilia e della Brown University di Providence (una delle otto università più prestigiose degli Stati Uniti) ha ottenuto entusiastiche recensioni, articoli e interviste sui principali quotidiani italiani e sulle più importanti riviste di musica. Per l’originale attività artistica e l’innovativa didattica universitaria ha ottenuto il Silver Award nella competizione internazionale Reimagine Education Awards di Philadelphia nella categoria Coltivare la curiosità, premio più alto ottenuto da un ateneo italiano nel 2016. La sua biografia è stata inclusa nel Marquis Who’s Who in the World 2015 e 2016. È membro fondatore dell’Accademia del Silenzio.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]