In Pakistan è stata rinviata a venerdì 20 gennaio, per assenza in aula della difesa, l’udienza di Shabbar Abbas, padre di Saman Abbas, arrestato lo scorso novembre e ora in carcere con l’accusa di aver ucciso la figlia e di averne occultato il cadavere.
Saman Abbas, 18 anni, di nazionalità pakistana, era svanita nel nulla nella notte tra il 30 aprile e il primo maggio del 2021 dalla sua abitazione di Novellara, in provincia di Reggio, dopo essersi opposta a un matrimonio combinato in patria che era stato organizzato per lei dai suoi genitori. Il suo corpo è stato ritrovato dopo un anno e mezzo, a fine novembre 2022, interrato a tre metri di profondità nelle campagne di Novellara.
Alla luce del rinvio, giovedì 19 gennaio Shabbar Abbas è stato portato dal carcere in aula, per poi essere riportato in cella in attesa dell’udienza davanti al giudice. Il suo avvocato, Khalid Mehmood, ha dichiarato all’agenzia di stampa Ansa che “non ci sono al momento prove che colleghino l’imputato con il crimine”, sostenendo che tutte le prove fornite dall’accusa “sono basate su dicerie, che non hanno valore di fronte alla legge”.
Sarà proprio durante l’udienza del 20 gennaio, in ogni caso, che la difesa dell’uomo esaminerà i documenti probatori forniti dall’Italia. Shabbar Abbas e la moglie Nazia Shaheen, genitori della vittima, erano fuggiti in Pakistan all’indomani della scomparsa della figlia per nascondersi nella regione natìa del Punjab, dove l’uomo (destinatario di un mandato di cattura internazionale) è stato arrestato dopo 18 mesi.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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