Per la seconda volta in poche settimane, l’autorità giudiziaria riconosce il danno alla collettività causato dalla presenza della ‘ndrangheta sul territorio del comune di Cadelbosco di Sopra. Dopo quanto avvenuto nell’udienza preliminare del procedimento ‘Perseverance’, il Tribunale di Reggio ha stabilito un risarcimento al comune di Cadelbosco con sentenza nel processo ‘Grimilde’. Il Tribunale ha accolto, nella sostanza, l’impianto d’accusa, condannando gli imputati principali del processo per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e per alcuni delitti scopo aggravati dal metodo mafioso.
Il Tribunale ha anche riconosciuto il diritto al risarcimento del danno in capo alle parti civili costituite, ed in particolare del Comune di Cadelbosco, condannando gli imputati Francesco e Paolo Grande Aracri al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva, liquidata nella misura di € 60.000 oltre al pagamento delle spese legali quantificate in € 9.000″.
Ancora una volta, una sentenza stabilisce l’esistenza di una infiltrazione ‘ndranghtista pervasiva e drammatica che inquina in profondità il tessuto e il vivere civile delle comunità colpite dal fenomeno; un danno per gli Enti che, pertanto, viene riconosciuto nei termini di un ristoro economico rilevante.
“Ancora una volta – afferma il sindaco Luigi Bellaria – i fatti hanno dimostrato quanto sia stato giusto costituirsi parte civile nel procedimento per difendere i cittadini di Cadelbosco di Sopra e l’immagine del Comune”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]