È una manovra complessiva da 13 miliardi e 337 milioni di euro la finanziaria dell’Emilia-Romagna per il prossimo anno approvata dalla giunta regionale. Il bilancio di previsione 2023 e pluriennale al 2025 andrà ora all’esame dell’assemblea legislativa con un iter che, partendo dalle commissioni, porterà al voto finale in aula, previsto a metà dicembre.
Una manovra che ha dovuto fare i conti, oltre che con lo shock rappresentato dal periodo più acuto della pandemia di nuovo coronavirus e dai costi straordinari sostenuti per affrontare l’emergenza sanitaria (quasi un miliardo di euro di fondi regionali nel triennio 2020-2022), anche con i costi energetici crescenti, con un’inflazione a doppia cifra e con scenari geopolitici ed economici internazionali tra i più instabili degli ultimi decenni. Per questo il bilancio 2023 ha voluto assicurare in prima battuta l’equilibrio finanziario e la tenuta del sistema sanitario regionale, con l’aggiunta di risorse regionali per altri 100 milioni: 15 milioni già sul 2022, gli altri 85 milioni per il 2023, con la costituzione di un apposito fondo.
“Nonostante il momento difficile che stiamo affrontando abbiamo costruito una manovra che non prevede l’aumento delle tasse, conferma misure che permettono agli emiliano-romagnoli di risparmiare oltre 100 milioni l’anno in servizi fondamentali come trasporti, sanità, casa, studio e nidi per i propri figli, e punta a una ripartenza che vogliamo solida, creando le migliori condizioni possibili per il sistema regionale del lavoro, dell’imprese e dei territori”, hanno sottolineato il presidente della Regione Stefano Bonaccini e l’assessore regionale al bilancio Paolo Calvano.
Il tutto, hanno aggiunto, “nonostante il grande sforzo che siamo chiamati a fare sulla sanità, in attesa di definire con il governo, insieme a tutte le Regioni, la copertura dei costi Covid sostenuti e gli interventi sul caro bollette, che colpisce anche ospedali e strutture sanitarie, così come i bilanci degli enti locali. Tutto questo è stato possibile anche grazie a un’attenta e oculata gestione delle risorse regionali che abbiamo messo in pratica in questi anni”.
Il bilancio prevede nel triennio 2023-2025 una spesa per investimenti superiore ai 2,3 miliardi, di cui oltre un miliardo nel solo 2023: si tratta di 500 milioni in più rispetto al 2022.
Una spinta importante che arriva soprattutto dalla forte accelerazione nella spesa dei fondi europei per il triennio 2023-2025: in questi tre anni, infatti, si concentrerà il 67% dell’intera programmazione settennale 2021-2027. Grazie a una quota di co-finanziamenti a carico del bilancio regionale dell’Emilia-Romagna che raggiunge quota 373 milioni, saranno innescate misure per quasi due miliardi: un’accelerazione che punta a utilizzare entro il 2025 una quota consistente dei fondi comunitari per dare una risposta strutturale alla crisi energetica, alla necessità di innovazione e investimento delle imprese e degli enti locali e all’implementazione di importanti politiche del lavoro, della formazione, della green economy, dell’agricoltura e dello sviluppo economico. A queste risorse si aggiungono gli investimenti del Pnrr, che ad oggi in Emilia-Romagna già prevede stanziamenti per 5,4 miliardi di euro.
Per l’ottavo anno consecutivo, ha sottolineato ancora la giunta regionale, “restano invariate le tasse regionali”. Sono state inoltre confermate diverse misure: l’esenzione dal ticket nazionale da 23 euro sulle prime visite specialistiche per le famiglie con più di un figlio; bus e treni regionali gratuiti per studenti e studentesse fino a 19 anni di età con Isee familiare non superiore ai 30.000 euro (nessuna soglia Isee, invece, per chi ha meno di 14 anni); bus urbani sempre gratuiti nelle città di inizio e/o fine viaggio per le persone pendolari con abbonamento annuale ai treni regionali; abbattimento delle rette dei nidi e copertura del 100% delle borse di studio universitarie.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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