Alla data del 22 novembre sono più di mezzo milione (558.916) le dosi di vaccino antinfluenzale già somministrate in Emilia-Romagna in meno di un mese dall’inizio della campagna vaccinale, che ha preso il via lo scorso 24 ottobre. Nel 93% dei casi il vaccino è stato iniettato dai medici di medicina generale che hanno aderito alla campagna, mentre nel restante 7% dei casi è stato somministrato attraverso gli altri canali disponibili: i servizi di igiene e sanità pubblica, i servizi di pediatria di comunità, le farmacie convenzionate aderenti e gli ospedali pubblici o privati accreditati.
Per questa campagna vaccinale 2022-2023 la Regione ha messo a disposizione 1.150.000 dosi di vaccino, un numero che in caso di necessità potrà aumentare fino a quota 1.380.000. Le dosi, inoltre, potranno essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche oltre il 31 dicembre.
Nel territorio di competenza dell’Ausl di Piacenza sono state finora somministrate 36.676 dosi, in quello dell’Ausl di Parma 53.418 dosi, in quello dell’Ausl di Reggio 59.715 dosi, in quello dell’Ausl di Modena 89.658 dosi, in quello dell’Ausl di Bologna 119.028 dosi, in quello dell’Ausl di Imola 18.723 dosi, in quello dell’Ausl di Ferrara 51.316 dosi e in quello dell’Ausl della Romagna 130.382 dosi.
“Non solo la nostra regione è tra quelle che sta vaccinando di più con la quarta e la quinta dose contro il Covid, ma le cifre dimostrano che anche la campagna antinfluenzale sta andando bene, grazie anche allo straordinario impegno dei medici di medicina generale”, ha commentato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini: “Ribadisco il mio invito: è importante vaccinarsi e farlo appena possibile, visto che il virus influenzale già circola”.
In Emilia-Romagna la vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni; a personale e ospiti delle strutture assistenziali, con o senza patologie croniche; alle persone in stato di gravidanza; a medici e personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; alle persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti; alle persone con meno di 60 anni con patologie croniche che espongano a un elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all’influenza (e alle persone loro conviventi); alle persone addette ai servizi pubblici di primario interesse collettivo; al personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; alle persone volontarie in ambito sociosanitario; alle persone che donano il sangue. Su richiesta è prevista la gratuità anche per bambini e bambine senza patologie dai 6 mesi ai 6 anni di età.
Alle persone sane di età compresa tra i 7 e i 59 anni, invece, il vaccino potrà essere somministrato presso i servizi vaccinali regionali al costo di 22 euro, ma solo a condizione che venga prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie per le quali il ministero della salute prevede l’offerta attiva gratuita. La vaccinazione antinfluenzale, inoltre, potrà essere somministrata alle persone maggiorenni con meno di 60 anni anche presso le farmacie convenzionate aderenti, al costo effettivo del vaccino più il costo della prestazione prevista dall’accordo nazionale.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]