Con una lunga lettera alla Fondazione I Teatri di Reggio, che lo aveva invitato in città, il giornalista e scrittore Roberto Saviano ha rimandato i due appuntamenti reggiani – in programma domenica 27 e lunedì 28 novembre – di presentazione del suo libro “Solo è il coraggio”, dedicato alla storia del giudice antimafia Giovanni Falcone: “Rinuncio adesso perché vivere in queste settimane occasioni pubbliche, per me, è difficile”, ha detto Saviano, spiegando che “l’esposizione fisica preoccupa me e chi mi sta attorno, perché l’odio è tangibile e non esiste alcuno scudo”.
Parole alle quali ha replicato con grande durezza il coordinatore comunale reggiano di Fratelli d’Italia Marco Eboli: “Saviano si sente “minacciato da un clima d’odio” e mette in relazione questo clima con la prima udienza del processo che lo vede imputato per aver definito “bastardi”, nel corso di una trasmissione televisiva del 2020, Giorgia Meloni e Matteo Salvini. Si dipinge vittima di un reato di “opinione”. In democrazia l’opinione si può esprimere senza offendere come ha fatto Saviano. Ora che Giorgia Meloni è presidente del consiglio, Saviano cerca di apparire come la vittima del potere, ma la querela fu presentata quando Meloni e Fratelli d’Italia erano l’unica opposizione al governo Draghi, quindi il tentativo non regge”.
“Saviano, nel frattempo, non ha mai chiesto scusa a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini”, ha ricordato Eboli: “Quanto sia pretestuosa la sua rinuncia a venire a Reggio lo dimostra il fatto che molti anni fa, quando fu minacciato dalla camorra dopo aver scritto “Gomorra”, io, allora capogruppo di Alleanza Nazionale, presentai una mozione in consiglio comunale per concedergli la cittadinanza onoraria, proposta approvata all’unanimità. Ebbene: pochi giorni dopo Saviano, con la scorta, venne a presentare il suo libro alla libreria dell’Arco, ma non trovò il tempo di recarsi in municipio per ritirare la cittadinanza onoraria. Le fotografie della presentazione del libro, pubblicate da tutti i giornali locali, testimoniano come una vera e propria folla si accalcava fuori e dentro la libreria: ma lui, che allora poteva correre rischi per la sua incolumità, era beato a firmare autografi”.
“Saviano venga pure a Reggio, che non rischia proprio nulla, ed eviti di sollevare inutili polveroni, magari scrivendo una lettera pure a Giorgia Meloni e a Matteo Salvini per chiedere scusa delle offese a loro rivolte”, ha concluso il coordinatore reggiano di Fratelli d’Italia.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]