Tutti i gruppi politici del Consiglio comunale di Reggio Emilia, maggioranza e opposizione, hanno firmato una mozione di solidarietà in sostegno di Elia Minari, giovane giurista reggiano, per il quale la Prefettura di Reggio Emilia ha disposto la protezione al fine di garantire la sua sicurezza e incolumità. Minari si è contraddistinto per l’impegno costante, dal 2009, nella realizzazione di inchieste e ricerche contro la ‘ndrangheta in Emilia, oltre ad essere stato relatore, negli ultimi tredici anni, a numerosi incontri pubblici per trattare il tema delle mafie, sia in Italia sia all’estero. L’ultimo evento è stato negli scorsi giorni a Firenze davanti a una platea di oltre duemila persone.
Nel testo del Consiglio comunale di Reggio si legge «profonda vicinanza al giurista reggiano Elia Minari e all’associazione Cortocircuito, da sempre in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata». Il primo firmatario della mozione è Dario De Lucia di Coalizione Civica e il secondo firmatario è Paolo Genta del Partito Democratico. La mozione è stata ampiamento condivisa e firmata da tutti i partiti di centrosinistra e centrodestra, i quali si sono espressi con affetto verso Minari, fondatore dell’Associazione culturale antimafia Cortocircuito e attuale coordinatore dell’Osservatorio Permanente Legalità dell’Università di Parma.
Nella mozione, il Consiglio comunale, dopo due pagine a sostegno delle attività del giurista antimafia, impegna il Sindaco e la Giunta, a perseguire alcuni obiettivi concreti. L’aspetto più innovativo è la valutazione per inserire «nei regolamenti comunali o nei protocolli il parere antimafia e/o le osservazioni di esperti di criminalità organizzata», nell’ambito di materie – ad esempio come l’edilizia, gli appalti pubblici e i servizi pubblici – nei quali sussiste il rischio di infiltrazioni mafiose. Inoltre, l’impegno del Consiglio comunale è finalizzato anche a «perseguire l’impegno attraverso azioni amministrative, iniziative e controlli sempre più intense per contrastare le mafie». Oltre a «realizzare una stretta e continua collaborazione tra istituzioni, società civile, associazionismo e volontariato in questa battaglia». I consiglieri comunali di maggioranza e opposizione chiedono anche di «convocare una seduta della Consulta per la legalità invitando tutto il Consiglio comunale per discutere della situazione in città rispetto alla criminalità organizzata e come contrastarla», oltre a «intensificare le iniziative per la cultura della legalità nelle scuole e tra i giovani reggiani».
Proprio oggi la Procuratrice Beatrice Ronchi della Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna, all’inizio della requisitoria in Tribunale del processo “Grimilde”, ha elogiato le inchieste dell’associazione culturale antimafia Cortocircuito, menzionando anche alcune reazioni che ci sono state in ambienti mafiosi.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]