Giovedì 27 ottobre l’hotel Mercure Astoria di Reggio ha ospitato il convegno dal titolo “La sfida dei distretti urbani del commercio e del turismo”, organizzato da Confcommercio – Imprese per l’Italia di Reggio per confrontarsi con imprenditori, enti locali e stakeholder su una modalità di intervento sempre più accreditata tra quelle utilizzate per valorizzare il territorio e le sue vocazioni.
I distretti del commercio, infatti, costituiscono una delle principali espressioni di politica attiva a sostegno del settore commerciale nell’ambito dei centri storici e urbani delle città: sono definiti come ambiti territoriali di rilevanza comunale o intercomunale nei quali il Comune, i cittadini, le imprese, le proprietà immobiliari e i consumatori, liberamente aggregati, qualificano le attività commerciali come fattore di innovazione, integrazione e valorizzazione delle risorse di cui dispone il territorio stesso.
All’appuntamento sono intervenuti il presidente di Confcommercio Reggio Davide Massarini, Luca Tamini dell’Urb&Com Lab del Politecnico di Milano, la Ceo di Just Good Tourism Adriana Miotto e Giovanni Fontana, manager del distretto urbano del commercio di Brescia.
Durante l’incontro i relatori hanno messo l’accento in particolar modo sull’inversione di tendenza dei distretti del commercio: negli ultimi anni, come è stato sottolineato, Internet e il commercio online (in particolare i colossi come Amazon) hanno cambiato completamente la scala di riferimento del settore, rendendo i grandi luoghi fisici come i centri commerciali ormai fuori scala. Un cambio di paradigma repentino che a Reggio ha portato però a esiti paradossali, se si pensa che giganti della grande distribuzione organizzata come Coop e Conad hanno recentemente aperto enormi punti vendita come quelli rispettivamente di Baragalla e di via Luxemburg.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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