Il segretario provinciale del Partito Democratico di Reggio Massimo Gazza e la presidente dell’assemblea provinciale del Pd reggiano Roberta Mori hanno duramente criticato il disegno di legge S.165 presentato al Senato dal parlamentare di Forza Italia Maurizio Gasparri nel primo giorno della nuova legislatura.
La proposta del senatore azzurro è esplicitata fin dal titolo: “Modifica dell’articolo 1 del Codice civile in materia di riconoscimento della capacità giuridica del concepito”, che oggi prevede che la capacità giuridica di un essere umano abbia inizio al momento della sua nascita; il ddl, invece, vorrebbe che la capacità giuridica dell’individuo fosse considerata già valida a partire dal momento del concepimento, una circostanza che (in caso di approvazione della modifica) esporrebbe le donne al rischio potenziale di essere accusate dell’ipotesi di reato di omicidio in caso di interruzione volontaria di gravidanza.
“Visto che la capacità giuridica è l’attitudine della persona a essere titolare di diritti e di doveri, se venisse approvata la temeraria proposta di legge Gasparri la donna si ridurrebbe essenzialmente a un corpo, un involucro, i cui diritti fondamentali di salute, sicurezza e libertà sarebbero fortemente a rischio”, secondo Gazza e Mori: “Non si tratterebbe, dunque, solo della cancellazione della legge 194 e del diritto di scelta della donna di interrompere la gravidanza, ma anche il rischio fondato di esporla al reato di infanticidio”.
Il Partito Democratico di Reggio, hanno assicurato Gazza e Mori, “attraverso l’impegno dei propri eletti e delle proprie elette si opporrà a tutti i livelli istituzionali a questa deriva e insieme alla Conferenza delle democratiche promuoverà il coinvolgimento della popolazione per essere al fianco delle donne in questa nuova stagione di attacchi all’autodeterminazione e alla libertà femminile. Non abbiamo mai creduto che le forze della destra reazionaria avessero imboccato la strada dell’equilibrio e del rispetto, superando fondamentalismi che stridono con le garanzie dello Stato di diritto, laico e democratico. Le dichiarazioni rassicuranti rilasciate durante la campagna elettorale sono state tradite con questo atto ostile contro la sicurezza, la salute, l’autonomia delle donne e delle ragazze. La campagna elettorale è finita, ma la battaglia per la tutela dei diritti fondamentali della persona continuano. E noi ci siamo”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!