In Emilia-Romagna prenderà il via dal 24 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale: sono già un milione e 150.000 le dosi a disposizione, che potranno aumentare di altre 230.000 unità ed essere somministrate in qualsiasi momento della stagione influenzale, anche oltre il 31 dicembre. È stata confermata, inoltre, la possibilità di co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antipneumococcico o quello antiCovid-19.
Essendo prevista la circolazione simultanea di virus influenzali e nuovo coronavirus, la campagna della Regione mira a innalzare la copertura per le persone ad alto rischio, di tutte le età, per condizione patologica, fisiologica (gravidanza) o esposizione lavorativa, con un duplice obiettivo: ridurre le complicanze legate all’influenza e, di conseguenza, gli accessi ai pronto soccorso, evitando co-infezioni con il virus Sars-CoV-2. L’obiettivo primario è quello di raggiungere il 75% di copertura vaccinale tra le persone dai 65 anni in su e confermarne le buone coperture vaccinali tra il personale sanitario.
“Continuiamo a tenere alta la guardia contro il Covid e a ribadire l’importanza della vaccinazione, ma al tempo stesso siamo pronti per avviare la campagna vaccinale antinfluenzale, fondamentale per proteggere i più fragili, a partire dagli anziani e dalle persone con patologie croniche”, ha sottolineato l’assessore regionale alle politiche per la salute Raffaele Donini: “Bisogna continuare a sensibilizzare i cittadini, e per questo come ogni anno la Regione metterà in campo una campagna di comunicazione rivolta a tutta la popolazione, in particolare a quella anziana. Altrettanto importante è la vaccinazione del personale sanitario, anche per garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale durante l’epidemia”.
La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, con particolare riguardo a personale e ospiti di strutture assistenziali, con o senza patologie croniche; alle donne in gravidanza, indipendentemente dall’età gestazionale (ma anche in fase post-partum); a medici e al personale sanitario di assistenza nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali; alle persone di qualunque età ricoverate presso strutture per lungodegenti; alle persone d’età compresa tra 6 mesi e 59 anni con patologie croniche ad elevato rischio di complicanze o di ricoveri correlati all’influenza (comprese le persone eventualmente conviventi); al personale addetto ai servizi pubblici di primario interesse collettivo (forze dell’ordine e protezione civile, compresi vigili del fuoco, carabinieri, militari e polizia municipale; personale dei trasporti pubblici, delle poste e delle comunicazioni, volontari e volontarie dei servizi sanitari di emergenza e dipendenti della pubblica amministrazione che svolgono servizi essenziali); alle persone che, per motivi di lavoro, sono a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; a volontari e volontarie in ambito sociosanitario; alle persone donatrici di sangue. Su richiesta delle famiglie interessate, infine, la vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente anche a bambini e bambine sani dai 6 mesi ai 6 anni.
Il vaccino potrà essere somministrato presso i servizi vaccinali regionali anche a pagamento, su richiesta, alle persone sane con età compresa tra 7 e 59 anni (ma solo a condizione che sia prioritariamente garantita la vaccinazione delle categorie per le quali il Ministero della salute ha previsto la vaccinazione gratuita): in questo caso, trattandosi di prestazioni facoltative e non incluse nei livelli essenziali di assistenza (Lea), è richiesto il pagamento di 22 euro a dose, comprensivo del costo del vaccino sostenuto dal servizio sanitario regionale. Le persone maggiorenni potranno essere vaccinate anche nelle farmacie convenzionate aderenti: anche in questo caso la prestazione sarà a pagamento, secondo quanto previsto dall’accordo nazionale.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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