Giovedì 13 ottobre a Montecitorio si è conclusa con una fumata nera la prima votazione per l’elezione del nuovo presidente della Camera: nella prima seduta della XIX legislatura, presieduta dal deputato di Italia Viva Ettore Rosato in qualità di vicepresidente più anziano per elezione tra quelli della legislatura precedente, nessuna candidatura ha infatti raggiunto la richiesta maggioranza dei due terzi dei voti (pari a 267 schede).
Si procederà dunque con una seconda votazione, in programma nel pomeriggio alle ore 14 e sempre con la modalità del voto segreto all’interno dei cosiddetti “catafalchi”, allestiti proprio sotto la postazione della presidenza della Camera.
Secondo quanto emerso dai numerosi vertici del centrodestra di questi ultimi giorni, la coalizione formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati – che ha la maggioranza dei seggi alla Camera – punterebbe all’elezione del deputato leghista piemontese Riccardo Molinari: se venisse effettivamente eletto, diventerebbe a 39 anni il secondo più giovane presidente della Camera di sempre dopo Irene Pivetti, che nel 1994 diventò la terza carica dello Stato quando aveva soltanto 31 anni.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]