La direzione provinciale reggiana di +Europa, riunitasi per l’analisi dei risultati delle elezioni politiche dello scorso 25 settembre, ha delineato la traiettoria della sua iniziativa per il prossimo biennio, quello che porterà alle consultazioni amministrative in diverse città (tra cui anche Reggio, nel 2024): “Nei prossimi mesi sarà necessario superare l’oggettiva difficoltà che si riscontra a permeare le giunte comunali, con il messaggio politico proveniente dai partiti che (almeno nel capoluogo) fanno parte della maggioranza di governo”, ha detto il portavoce di +Europa Reggio Lorenzo Sassi.
“Troppo spesso, infatti, si nota la distanza tra il nostro partito e la giunta comunale, strumento operativo del sindaco; oltre a ciò, si prende atto che il lavoro del consiglio comunale si esprime sempre più spesso con atti svuotati di peso politico, allontanando di conseguenza il cittadino dalle istituzioni”. +Europa Reggio, ha messo in guardia Sassi, “non vuole arrivare ai prossimi appuntamenti elettorali amministrativi con questa doglianza politica, lasciando una prateria al centrodestra (galvanizzato anche dal risultato nazionale); oltretutto esprimiamo preoccupazione per la mancanza di stimoli al confronto nella coalizione, che ci vede impegnati con il Partito Democratico reggiano”.
Per fare ciò, la direzione di +Europa Reggio “intende quindi affrontare a breve temi specifici, che hanno forte valenza politica per i cittadini reggiani”: tra questi il rincaro dell’energia, il piano urbanistico generale (Pug) e l’uso del territorio, il Pnrr e le priorità sull’intero territorio provinciale, le questioni Silk Faw, diga di Vetto e Iren. Tutti argomenti che, secondo Sassi, “devono essere affrontati per non farsi trovare impreparati dalla loro evoluzione”.
Sul tema (“drammatico”) del caro energia, in particolare, la direzione provinciale reggiana di +Europa ha proposto al Pd la convocazione di un tavolo politico-istituzionale con la partecipazione di Anci, Ausl, Asp, Provincia di Reggio e la stessa Iren.
“Per aver chiaro cosa può fare per il cittadino, la pubblica amministrazione deve avere chiaro cosa sia il caro energia per sé stessa: è per questa ragione che da questo confronto dovrà uscire, a beneficio della conoscenza di ogni cittadino, la realtà degli aumenti di spesa energetica (evitando notizie date in ordine sparso che non danno conto della gravità della situazione)”, ha spiegato Sassi: “Ciò servirà anche a comprendere come affrontare i problemi energetici dei prossimi mesi e provare di conseguenza a capire quali azioni introdurre, sempre con grande realismo, per lenire gli effetti devastanti del fenomeno definito superficialmente come “caro bollette”. La presenza di Iren, società a controllo pubblico, starà a significare come sia vitale il suo doveroso contributo per ammortizzare gli effetti di questa grave situazione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]