Se la pandemia di nuovo coronavirus sta procedendo a ondate successive, con picchi di contagi seguiti da periodi di maggiore tranquillità (almeno apparente), sembra invece essere costante l’azione dei gruppi di matrice no-vax in Emilia.
Nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12 ottobre gli ignoti vandali hanno colpito ancora, prendendo di mira questa volta la sede della Cisl Emilia Centrale di Modena, in via Rainusso all’angolo con via Emilia Est, imbrattando i muri e le serrande del sindacato con un enorme simbolo riconducibile al movimento di protesta no-vax ViVi (alto quasi come tutto lo stabile) e con le ormai solite scritte deliranti (“sindacati servi di un governo nazista”, “traditori del popolo”) vergate con uno spray di colore rosso sulle pareti esterne dell’edificio. Sull’episodio sta indagando la Digos.
Nelle scorse settimane e negli scorsi mesi erano state attaccate con modalità analoghe le sedi sindacali della Cisl di Imola e di Budrio, nel territorio della città metropolitana di Bologna.
“Siamo sempre più convinti – ha commentato la segretaria generale della Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo – che si tratti di gruppi organizzati, che all’inizio magari nascevano per contrastare quelle che erano state le scelte governative (che noi abbiamo appoggiato) rispetto al tema della vaccinazione per uscire dalla pandemia, ma crediamo che ora la matrice sia diversa. Esprimiamo molta preoccupazione e anche molta rabbia, anche perché le organizzazioni sindacali e la Cisl che io rappresento sono assolutamente sempre dalla parte dei deboli e dei lavoratori. Credo che queste persone non conoscano la storia: ci accusano di essere nazifascisti mentre noi siamo per la democrazia, siamo presidi di democrazia e siamo sempre a disposizione degli ultimi e delle periferie, intese sia come periferie fisiche che esistenziali”.
La Cgil di Modena ha espresso vicinanza e solidarietà al sindacato, parlando di “scritte no-vax da parte del solito gruppo fascista” e ricordando che nel recente passato anche le sedi della Cgil provinciale modenese e della Cgil di Mirandola, oltre a quella della Uil provinciale, sono state oggetto di simili aggressioni: “Si tratta di atti gravi e vigliacchi, di stampo fascista. È intollerabile che vengano prese di mira le sedi sindacali, che sono un presidio di democrazia e di difesa dei diritti delle libertà delle lavoratrici e dei lavoratori. Ribadiamo la necessità che si alzi il livello di attenzione anche e soprattutto da parte delle forze dell’ordine e che si trovino i responsabili di atti così gravi. Il sindacato confederale non si fa e non si farà intimidire e continuerà a lottare per la democrazia, la libertà e i diritti”.
Sull’episodio è intervenuto anche il sottosegretario alla presidenza della Regione Emilia-Romagna Davide Baruffi: “Non so quale assurda strategia possa legare questi attacchi alle sedi sindacali da parte dei cosiddetti no-vax. Preoccupa questa escalation che colpisce istituzioni, aziende sanitarie e sindacati. Alla Cisl di Modena la piena solidarietà della Regione”.
“Sono certo – ha detto Baruffi – del massimo impegno da parte delle forze dell’ordine e della magistratura per dare un nome agli autori di questi reati, come peraltro già accaduto in precedenti episodi. Parliamo di reati preoccupanti, perché tesi a intimidire e a indebolire chi, ogni giorno nel proprio campo di attività, è impegnato a garantire tutela sanitaria, diritti dei lavoratori e, aggiungo, esercizio della democrazia. Ma qui nessuno si lascerà intimidire. Confermo ancora una volta l’impegno della Regione non solo a operare al meglio per garantire la salute dei cittadini, senza temere alcuna intimidazione, ma anche a essere al fianco di chi, come il sindacato, offre un contributo decisivo alla qualità della nostra democrazia”.
Anche il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha espresso “ferma condanna per ogni tipo di atto vandalico che denota disprezzo per l’intera comunità e le sue espressioni di democrazia”, ribadendo “piena solidarietà al sindacato, garanzia di libertà, tutela del lavoro e parte fondamentale del nostro sistema democratico”. Muzzarelli ha sottolineato l’importanza di “individuare e perseguire i responsabili di atti che, oltre ad arrecare un danno materiale, denotano disprezzo per l’intera comunità e le sue espressioni di democrazia”: anche per questi motivi il Comune di Modena aveva già deciso nel recente passato di costituirsi parte civile in due procedimenti penali relativi ad altrettante vicende riguardanti militanti no-vax che avevano deturpato beni pubblici.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]