“Salviamo la sanità dal Pd”: è questo il messaggio stampato sullo striscione del flash mob organizzato dalla Lega nella mattinata di martedì 11 ottobre davanti alla sede dell’assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, iniziativa che ha preceduto la conferenza stampa organizzata dal gruppo regionale del Carroccio alla quale hanno partecipato il capogruppo in consiglio regionale e commissario della Lega Emilia Matteo Rancan e il consigliere regionale e vicepresidente della commissione sanità Daniele Marchetti.
“Occorre tornare al più presto a una sanità territoriale, risolvere il problema delle liste d’attesa e il nodo dei punti nascita, come la sinistra aveva promesso. Ma il governatore Bonaccini ha la testa da un’altra parte e si occupa più delle sorti del Partito Democratico. In questo momento, però, non possiamo permetterci un presidente part-time”, ha attaccato Rancan: “La Lega è pronta a dare il suo contributo per scongiurare lo spettro del commissariamento, che sarebbe qualcosa di drammatico”.
“Tra le incertezze che mettono a rischio il salario accessorio dei dipendenti della nostra sanità ci sono costi energetici sempre più pesanti, piani di recupero delle liste d’attesa e riorganizzazioni dei pronto soccorso che non arrivano, mentre aumentano le preoccupazioni sulla tenuta del servizio sanitario regionale dell’Emilia-Romagna”, ha aggiunto Marchetti.
“Nessuno nega le difficoltà che tutte le Regioni stanno vivendo per via delle pesanti ripercussioni economiche lasciate in eredità dal Covid, ma a livello emiliano-romagnolo dobbiamo fare i conti con delle aggravanti locali. Non dimentichiamo infatti le pesanti accuse avanzate dall’allora dirigente dell’assessorato alla sanità Licia Petropulacos, che parlò chiaramente di malagestione della cosa pubblica, figura oggi reintegrata come responsabile area impatto Covid”, ha ricordato il consigliere leghista, sottolineando la necessità di agire anche a livello locale.
“Non a caso – ha concluso Marchetti – attendiamo ancora di vedere dare il via a un nostro progetto di legge che mira a ottenere efficientamenti ed economie di scala utili da reinvestire in servizi. I balletti dei numeri, di disavanzi ancora da ripianare, non ci bastano. Vogliamo chiarezza. Per questo contestualmente abbiamo chiesto una commissione urgente per sciogliere questo nodo e ragionare sulle azioni da mettere in campo per garantire una tenuta all’intero sistema. La Lega è pronta al confronto, il Pd latita”.
Alla Lega ha risposto direttamente la capogruppo del Pd in assemblea legislativa regionale Marcella Zappaterra, che ha bollato la protesta leghista come “strumentalizzazione per avere spazio sui media, e non per avanzare proposte”: la sanità, ha replicato, “va salvata soprattutto dagli sciacalli della politica, che si preoccupano di cavalcare i problemi senza mai sentirsi addosso la responsabilità di risolverli”.
Tutto nasce dalle spese extra sostenute dalla Regione per far fronte all’emergenza Covid: ospedalizzazioni, tracciamento e vaccini hanno creato un buco che in Italia si stima essere complessivamente superiore ai 4 miliardi di euro: “L’Emilia-Romagna da sola non può farvi fronte, e proprio per questo gli assessori regionali alla sanità guidati da Raffaele Donini e i presidenti di Regione con in testa Massimiliano Fedriga (il primo del Pd, il secondo della Lega) si sono rivolti al governo per cercare una soluzione”.
Secondo Zappaterra, dunque, “è singolare che un gruppo politico che rappresenta una forza che da anni è stata al governo nazionale affermi che solo in Emilia-Romagna ci siano dei problemi. La sanità deve rispondere ai bisogni dei cittadini e questo non si fa con le buffonate, ma con il confronto e la responsabilità. Per questo è ora che il governo metta a disposizione le risorse necessarie a coprire le spese sostenute dalle Regioni e dalle aziende locali. Invece di minacciare un commissariamento che non avverrà, la Lega in Emilia-Romagna farebbe meglio a svolgere il proprio ruolo a sostegno dei territori”.
“Nella nostra Regione – ha ricordato la capogruppo dem – era già in corso una riorganizzazione massiccia dei servizi al fine di favorire una sanità di prossimità più efficace ed efficiente. Poi, con la pandemia, il percorso è stato rimodulato per far fronte anche all’emergenza. Ma la direzione verso cui stiamo andando non è mai cambiata e con gli interventi che abbiamo definito con i fondi del Pnrr, oltre a quelli già programmati, andiamo avanti su questa strada. La campagna elettorale è finita e la Lega è stata sconfitta dai suoi stessi alleati: si superi quindi il mantra stucchevole per cui il Pd è la causa di tutti i mali e si collabori per garantire e tutelare il benessere dei cittadini e delle cittadine”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]