Sono quasi quattromila le persone iscritte alla Cgil che sabato 8 ottobre partiranno dall’Emilia-Romagna alla volta di Roma per partecipare alla manifestazione “Italia, Europa, ascoltate il lavoro”, organizzata dal sindacato a un anno dall’assalto alla sede nazionale della Confederazione generale italiana del lavoro.
Dall’Emilia-Romagna partiranno oltre 40 pullman e tre treni speciali, senza contare lavoratori e lavoratrici, pensionati e pensionate che raggiungeranno la capitale autonomamente con altri treni standard o con mezzi privati.
“Chiederemo di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale attraverso dieci proposte”, ha spiegato il segretario generale della Cgil dell’Emilia-Romagna Massimo Bussandri. Tra i punti del decalogo: l’aumento di stipendi e pensioni, l’introduzione del salario minimo e di una legge sulla rappresentanza, il superamento della precarietà, la riforma del fisco, la garanzia di una misura universale di lotta alla povertà come il reddito di cittadinanza, il miglioramento della sicurezza sui luoghi di lavoro, un tetto alle bollette, un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili.
La manifestazione, ha aggiunto Bussandri, “servirà a rinsaldare le basi di un blocco sociale con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e rimettere il lavoro, nelle sue mille sfaccettature, al centro dell’agenda del nostro Paese”.
Il corteo partirà alle 13.30 da piazza della Repubblica per raggiungere piazza del Popolo: qui, verso le 17.30, prenderà la parola per le conclusioni il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Al termine della manifestazione, dalle 19 alle 22, è prevista l’apertura straordinaria della sede nazionale della Cgil in corso d’Italia 25: per l’occasione saranno organizzate visite guidate e verrà presentata l’opera restaurata dell’artista Ennio Calabria, che era stata danneggiata durante l’assalto del 9 ottobre scorso.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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