Modena, crescono i numeri del Festival della Filosofia

festival_filosofia

Sarà la ‘Persona’ il tema del prossimo anno del Festival Filosofia che si svolgerà a Modena, Carpi e Sassuolo dal dal 13 al 15 settembre 2019, forte dei successi di 18 anni e presenze che ormai raggiungono le 185mila unità con forte parte di giovani e arrivi un po’ ormai da tutta Italia, creando, secondo uno studio scientifico, un ritorno economico corrispondente a quattro volte il costo della manifestazione. Lo hanno annunciato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli, il presidente del Consorzio Festival Filosofia Anselmo Sovieni, col direttore del Festival Daniele Francesconi e con loro i membri del Consiglio scientifico Remo Bodei, presidente, Tullio Gregory, Marc Augé e Michelina Borsari, che la parola l’hanno scelta.

Del resto tra le quattro e le cinquemila persone e oltre si accalcano in assoluto silenzio per ascoltare Umberto Galimberti che parla della verità dell’inconscio, Michela Marzano che discute di verità e trasparenza, e Massimo Cacciari che intitola il suo intervento con la parola greca Aletheia (non nascosto), per fare gli esempi di maggior successo, a dimostrare che esiste una richiesta forte di essere informati, di essere stimlolati a pensare, a capire, che la verità, nel caso di quest’anno, non è qualcosa di assoluto, ma sempre relativo e che non nasce da passiva accettazione, ma dal porsi dubbi, da una situazione di scetticismo. Un messaggio che non puo’ non lasciare un segno nelle migliaia di ragazzi che in tutte le 50 lezioni magistrali si sono visti attenti, spesso seduti per terra a prendere appunti: è il valore civile di questo Festival su cui da sempre si insite e in particolare sottolinea Gregory. Michelina Borsari, che dall’inizio e sino al 2016 è stata l’artefice e animatrice del Festival ricorda come, discutendo della crisi della scuola e delle difficoltà dell’università, si fosse pensato che bisognava trovare altre strade per dare strumenti alle persone e ai ragazzi in particolare e pensare alle piazze e a queste lezioni fu una scommessa vincente, che oggi dimostra ancora la propria importanza. Persona, parola scelta rispetto a individuo, quale termine più ricco e concreto, in cui si accentua anche l’aspetto relazionale, come annota Bodei, mentre la Borsari ricorda che rimanda a una ricca serie di ambiti sostanziali, dal Diritto alla Storia, dalla Società alla Cultura, sino all’idea di identità.

E’ la nostra Costituzione, tra l’altro, che nel terzo articolo parla del diritto ”al pieno sviluppo della persona”. A Persona, aggiunge Francesconi, ”si riconduce il principio di dignità sia in campo sociale che politico, come nelle questioni bioetiche di inizio e fine vita”. Attorno alle lezioni magistrali, ormai una cartellone ricchissimo di lezioni sui classici, di incontri, mostre, spettacoli, senza dimenticare che ”in vino veritas” e la ”verità” del cibo e cucina di questa terra, grazie ai menù filosofici ideati da Gregory e proposti nei ristoranti e vinerie. Tutto fa parte di quella ”magia del festival che trasforma la città, le tre città coinvolte, ma anche tutti coloro che vi partecipano con l’intento di divenire persone più consapevoli”, come conclude il sindaco Muzzarelli.