Solo la settimana scorsa, le bandiere messe per il Giro d’Italia, per mostrare l’area, che recavano la scritta Silk Sports Car, sono state rimosse. L’azienda, il gruppo sino americano, aveva promesso un miliardo di investimenti sul territorio e ben 3000 assunzioni.
Ma di tutto questo ancora non si è visto nulla, se non, prima di partire, un contratto di solidarietà per i lavoratori Silk – Faw già impegnati sul territorio, circa una sessantina. Per di più sulla vicenda da qualche tempo grava anche l’inchiesta della Procura di Reggio Emilia per opera della Guardia di Finanza dopo l’esposto-denuncia presentato dal deputato reggiano di Fratelli d’Italia, Gianluca Vinci che chiede chiarezza sull’operazione finanziaria.
Oggi il Carlino Reggio rivela che l’area di Villa Gavassa, sulla quale dovrebbe sorgere lo stabilimento per la produzion del bolide ipertecnologico, potrebbe essere rimessa sul mercato e venduta ad altri possibili acquirenti dopo che il rogito con il colosso internazionale dell’automotive non è mai stato perfezionato.
Nel frattempo lunedì 10 ottobre sarebbe già in agenda un incontro sulla questione in Regione, alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]